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Analisi

Milan: la parola alla difesa

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MILANO – In attesa di terminare l’incredibile stagione 2019-2020, il Milan riflette anche sulla prossima nella quale ci sarà l’ennesima rivoluzione e l’ennesimo tentativo di risalire la china tornando a quei livelli che resero un tempo i rossoneri il club più titolato al mondo. Sul ponte di comando ci sarà Ivan Gazidis, ormai considerato dalla proprietà il plenipotenziario della società, mentre al timone, con ogni probabilità, ecco il tedesco Ralf Rangnick al quale verrà affidato l’intero progetto tecnico e che avrà carta bianca sia nella scelta dei calciatori che nella disposizione della squadra.

Rinnovamento

E nel Milan 2020-2021, diverse novità si preparano ad esserci in difesa dove gli unici pilastri intoccabili saranno il capitano Alessio Romagnoli e Theo Hernandez. Gli altri terzini, infatti, sono tutti sotto osservazione: sia Calabria, sia Conti e sia Rodriguez, infatti, potrebbero essere ceduti per far spazio ad elementi più giovani, probabilmente provenienti dall’estero e selezionati da Rangnick in persona, sempre in rispettosa osservanza dei paletti che il Fair Play Finanziario impone al club rossonero. Da decidere, poi, chi sarà il compagno di Romagnoli al centro della retroguardia dopo l’alternanza di questa stagione fra Musacchio e Kjaer.

Decisioni

Entrambi, peraltro, sono in bilico: l’argentino col contratto in scadenza, il danese col prestito da ridiscutere fra Milan e Siviglia. L’impressione è che dei due ne rimarrà solamente uno (con Kjaer in vantaggio), mentre Duarte potrebbe partire dopo aver tutt’altro che convinto e il giovane Gabbia alternarsi con un possibile nuovo arrivo (Milenkovic della Fiorentina è il preferito di Rangnick ma costa molto, in alternativa il possibile ritorno di Thiago Silva) e scalare in fretta posizioni dopo le ottime prestazioni offerte quando è stato mandato in campo da Pioli. Il Milan è pronto a rifarsi il look, dunque, partendo da una difesa che dovrà garantire quella solidità mancata nelle ultime faticose stagioni.

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