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Il Milan cala il poker a Lecce e lancia la sfida per l’Europa

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DONNARUMMA – Costretto a raccogliere un pallone in fondo al sacco, in occasione del rigore di Mancosu, senza neppure aver sporcato i guanti per tutta la partita. 6 

CONTI – Votato a compiti più prettamente difensivi, specie rispetto al dirimpettaio di fascia Hernandez, Conti svolte il compitino con disinvoltura. Manca però un po’ troppo spesso di precisione nei passaggi. Rimedia anche un giallo per un fallo al limite dell’area che regala una punizione pericolosa al Lecce, si fa perdonare con il cross potente e preciso che Rafa Leao trasforma nella quarta rete rossonera. 6 

KJAER – Sempre più autorevole, sia in mezzo all’area che negli anticipi a metà campo. Peccato che un problemino fisico lo costringa ad uscire alla fine del primo tempo. 6,5 

ROMAGNOLI – Tiene la difesa con carisma anche se il lavoro da svolgere stavolta è decisamente poco impegnativo. 6 

HERNANDEZ – La prima vera progressione di Theo arriva al quarto d’ora e puntuale nasce un’occasione da gol, non sfruttata a pieno da Castillejo. Imbeccato meravigliosamente da Bennacer, scarica un sinistro velenoso in porta che costringe Gabriel al grande intervento. Sempre super sprint sulla fascia, ma anche pericolose amnesie dietro, come quella che consente a Meccariello di concludere tutto solo e bucare Donnarumma al 35’. Per fortuna del Milan il calciatore del Lecce è in fuorigioco millimetrico. 6,5 

KESSIÈ – Inizio brillante in mezzo al campo, recupera palloni importanti e fa ripartire la manovra rossonera. Tenta anche la conclusione dai 30 metri al 19’, ma Gabriel sventa in volo plastico. Esce nel finale per lasciar spazio al redivivo Biglia. 7 

BENNACER – Il pressing asfissiante dell’algerino è una mano santa per la manovra rossonera perchè consente alla squadra di salire sempre. Straordinaria la rasoiata al 24’ che libera al tiro Theo Hernandez, la dimostrazione dell’eccellente visione di gioco dell’ex Empoli. In chiusura di tempo rischia il frittatone su un rilancio lungo di Gabriel che Bennacer spizza di testa mettendo Lapadula solo di fronte a Donnarumma. Nella ripresa regia attenta, niente più svarioni e soprattutto nessun cartellino giallo. Una piccola rarità. 6,5 

CASTILLEJO – È l’uomo più in palla del Milan. Subito una palla illuminante per Rebic in profondità dopo 2 minuti. Nemmeno 60 secondi e l’ex Eintracht tenta di ricambiare il favore, ma stavolta Samu scivola. Al 18’ Bonaventura lo pesca solo in area, ma il pallone è arretrato e costringe lo spagnolo alla conclusione di destro che impegna Gabriel. L’ex Villarreal si rifa al 25’ quando spedisce in rete un pallone scagliato con potenza in area da Calhanoglu. È il primo gol di Castillejo in campionato e arriva alla giornata n. 27. 7,5

CALHANOGLU – Ottima la gestione di un pallone al 16’, con tacco elegante che innesca la cavalcata di Theo Hernandez. Preziosa l’assistenza del turco per Castillejo al 25’ in occasione del vantaggio rossonero. Le cose migliori della partita di Hakan arrivano dopo il pareggio leccese: prima scaraventa una sassata dal limite dell’area che costringe Gabriel alla respinta corta che Bonaventura trasforma in gol; poi lancia Rebic tutto solo nella metà campo avversaria per la terza rete milanista. Dulcis in fundo l’apertura geniale che libera Conti per il cross vincente del quarto gol di Leao. Praticamente indispensabile in tutte e 4 le marcature del Milan. 7,5 

BONAVENTURA – È di Jack la prima autentica palla gol dei rossoneri: il pallone proveniente da calcio d’angolo spiove sul destro di Bonaventura che scarica in porta, ma Gabriel sventa la minaccia. Al 31’ Theo gli mette un pallone delizioso, ma il n. 5 rossonero cincischia e si fa rimpallare il tiro, per fortuna il gioco era fermo per fuorigioco millimetrico del terzino rossonero. Attentissimo al 55’ quando ribadisce in rete una respinta di Gabriel e restituisce il vantaggio al Milan. 6,5 

REBIC – Castillejo prova a metterlo subito in partita con un filtrante al 2’, ma il croato non sfrutta l’opportunità. Sembra un po’ fuori fase, specie quando respinge di schiena un passaggio in area di Bonaventura diretto ad un compagno, ma appare evidente che la posizione da centravanti non gli risulta particolarmente familiare. Da applausi la rincorsa di 50 metri alla fine del primo tempo fin quasi sulla linea di fondo per coprire un buco lasciato da Theo Hernandez. Al 57’ arriva anche in premio il gol dell’1-3 arrivato al termine di una sgroppata in solitaria nella metà campo giallorossa completamente sguarnita. 6,5 

GABBIA – Sostituisce Kjaer alla mezz’ora e il Lecce cerca di approfittarne. Il giovane talento rossonero, per nulla intimorito, si spinge anche in avanti e nel recupero del primo tempo tenta la conclusione a rete che Gabriel neutralizza. Al 52’ però palesa tutta la sua ingenuità, figlia dell’inesperienza, e abbatte Babacar (un intervento peraltro molto dubbio) in area regalando al Lecce il rigore del pareggio. 6

LEAO – Appena entrato segna un gran bel gol su cross di Conti, ma la sua prestazione incoraggiante non si ferma qui perchè il portoghese difende spesso la palla con attenzione e fa salire la squadra. La bella copia dell’attaccante spento e svogliato visto troppo spesso in questa stagione. 7

SAELEMAEKERS – Stavolta. 5,5

PAQUETA’ – s.v.

BIGLIA – s.v.

PIOLI – Il suo Milan parte bene e spinge sull’acceleratore fin dall’inizio del match, ma i rossoneri faticano a trovare le spaziature: i 4 attaccanti si cercano ma non sempre si trovano perchè mancano i soliti punti di riferimento lì davanti. Nel complesso la squadra gioca un buon calcio e soprattutto ha il merito di reagire con vigore al pareggio arrivato dopo un rigore molto dubbio. In passato il Milan avrebbe incassato il colpo del KO, stavolta no e l’uno-due-tre di Bonaventura-Rebic-Leao regala a Pioli una vittoria meritatissima. 6,5

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