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Analisi

Milan: perché giocare le coppe europee è necessario

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MILANO – La ripresa del campionato ha sorriso al Milan, vittorioso per 4-1 a Lecce e pronto a giocarsi tutte le sue carte per raggiungere l’Europa e tornare a giocare in coppa dopo due anni. La classifica non può ancora sorridere ai rossoneri, ma l’impressione è che la squadra di Pioli abbia la possibilità di combattere con le rivali per agganciare una delle posizioni che conducono in Uefa, battagliando con Roma, Napoli (che è però già sicuro della qualificazione come vincitore della Coppa Italia), Verona e Parma, formazioni ostiche ma non di molto superiori alla compagine milanista.

Disputa

Eppure, molti tifosi storcono il naso di fronte alla possibilità che il Milan possa rischiare di incominciare la prossima stagione dai preliminari classificandosi al sesto o settimo posto dell’attuale serie A; troppe partite, dicono, una preparazione assai logorante ed il rischio di compromettere il finale dell’annata 2020-2021 arrivandoci col fiato corto e le gomme a terra. Meglio allora non affaticarsi troppo e lasciar correre una stagione ormai senza possibili vittorie e soddisfazioni, meglio programmare la prossima senza avere l’assillo di una partenza precoce con più ostacoli degli altri? La risposta è in realtà molto diversa.

Vantaggi

Il Milan deve provarle tutte per arrivare in Europa e tornare a giocare le coppe, e i motivi sono semplici; per prima cosa il prestigio: i rossoneri, ormai dimenticati dalle alte sfere calcistiche internazionali, hanno bisogno di rifarsi un nome, di ricomparire costantemente nelle gare europee, possibilmente anche di fare più strada possibile ogni volta. In secondo luogo, la crescita del gruppo: i rossoneri hanno l’organico più giovane della serie A, per alcuni è un vanto, in realtà un forte handicap nella corsa alla competitività perduta. Giocare le coppe aiuterebbe i giovani a crescere, a prendere confidenza con partite internazionali e ad eliminazione diretta, aumentando così anche il percorso di maturazione di un gruppo quasi totalmente inesperto.

Finanze

Infine, l’aspetto economico: giocare la Coppa Uefa non garantisce certo gli introiti della Coppa Campioni, ci mancherebbe, ma elargisce comunque una trentina di milioni che il Milan potrebbe far fruttare se in grado di gestirli con parsimonia ed intelligenza, scongiurando così l’ipotesi di una possibile cessione e non risparmiando troppo su qualche ipotetico acquisto. Ecco perché ad oggi i rossoneri devono puntare a qualificarsi in Europa facendo anche i salti mortali, perché una semplice ripartenza da una coppa mai amata (e poco giocata) dalla compagine milanista possa essere l’inizio di un nuovo ciclo dopo annate da dimenticare quasi completamente.

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