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Analisi

Milan: tre risorse per Pioli

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MILANO – Milan-Roma 2-0, come nella stagione 1993-94 quando i rossoneri dominavano in Italia e nel mondo e i giallorossi potevano ambire al massimo ad un posto in Coppa Uefa. Altri tempi e altro calcio, altro Milan soprattutto, anche se il successo ottenuto contro la formazione capitolina ha rafforzato certezze ed ambizioni della squadra di Stefano Pioli che nella parte finale di campionato può togliersi ancora diverse soddisfazioni, prima fra tutte il raggiungimento di quel quinto posto che porterebbe il Milan in Europa senza dover passare per i preliminari.

Solidità

La squadra che ha battuto la Roma è sembrata davvero in palla ed è stata capace, rispetto ad esempio a quanto accadeva nella prima metà di stagione, di crescere alla distanza mostrando compattezza tattica, coraggio ed un’invidiabile tenuta fisica, elemento determinante in questo strano ed anomalo campionato post interruzione. La vittoria dei rossoneri è stata ampiamente meritata, dando anche finalmente la sensazione che questi calciatori giocassero alla pari e addirittura domassero avversari meglio piazzati in classifica e con i quali non aveva finora ottenuto che scarsi risultati.

Alleati

Pioli guarda ora con maggior fiducia le ultime gare di campionato e ne ha tutte le ragioni. Il tecnico emiliano può contare su tre fattori che si potrebbero rivelare determinanti nella corsa all’Europa: la condizione fisica, ad esempio, sembra la migliore della serie A e in un mini torneo simile avere le gambe che girano è importantissimo. Il rientro di Zlatan Ibrahimovic, poi, garantirà al Milan carisma, prestanza e peso in zona gol con un calciatore fra i più freschi del campionato e dunque potenzialmente in grado di fare la differenza.

Risorse

Infine, i cambi: Saelemaekers non sarà certamente un fenomeno, ma a 21 anni ha dimostrato una certa personalità che gli ha permesso di proporsi spesso e di essere cercato dai compagni che evidentemente si fidano di lui. Il belga può occupare inoltre più ruoli e sarà una sorta di jolly per Pioli, anche a partita in corso, proprio come Paquetà che contro la Roma ha dato qualche timido segnale di risveglio, seppur al netto di un’indolenza che probabilmente non perderà mai. Stesso discorso per Leao, meno mobile rispetto alla gara col Lecce ed anch’egli alle prese con una pigrizia congenita. Dal brasiliano e dal portoghese, però, Pioli deve pretendere di più perché riuscire a ruotare 14-15 giocatori nelle ultime partite permetterebbe al Milan di avere qualche carta in più nella corsa all’Europa.

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