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Milan: sfuma la vittoria a Lille, ma c’è una conferma importante

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DONNARUMMA – Complice la fascia di capitano si assume l’onere di strigliare i compagni e i coetanei Gabbia e Tonali lo scoprono subito. Al 36’ è costretto ad alzare sopra la traversa un tiro di Araujo, si ripete sempre sul brasiliano del Lille al 42’ con un volo spettacolare. Totalmente incolpevole sul gol del pareggio francese. 6,5 

DALOT – Le indicazione dello staff tecnico rossonero gli impongono di restare molto basso. Al 36’ libera l’area in maniera approssimativa e consente ad Araujo di scaraventare un gran destro in porta. Perde anche un pallone pericoloso in area al minuto 80’ ma riesce anche a sventare la minaccia con un buon recupero. Cresce nel finale acquistando anche un pizzico di sfacciataggine in fase offensiva. Resta il rammarico per non aver avergli visto tentare qualche scorribanda in più. 6 

KJAER – Chiusure, anticipi, gestione perfetta, la partita del danese è il solito compendio di efficacia e puntualità. A maggior ragione è incomprensibile il modo in cui si fa scherzare da Yazici al 40’ che si ritrova poi a tu per tu con Donnarumma. È l’unica sbavatura del suo match, come di consuetudine perfetto. 6,5 

GABBIA – Non si presenta benissimo con un brutto errore in disimpegno in avvio di match, poi alza la soglia dell’attenzione e alla fine disputa un match senza fronzoli ma azzerando ogni tipo di leggerezza. 6 

HERNANDEZ – Perde un paio di palloni in avvio di partita, frutto di passaggi sbagliati. Quando prende palla e parte però è impressionante, per conferma andate a guardare la percussione al 50’: per fermarlo tocca abbatterlo. Lo fa con maggiore sfrontatezza nella ripresa e ogni volta crea il panico nella munita difesa avversaria. 6,5 

BENNACER – È come al solito l’uomo che si prende i maggiori rischi, con delle verticalizzazioni spesso invisibili ai più, ma svolge anche un eccellente lavoro di contenimento, tagliando tutte le linee di passaggio agli avversari e recuperando un gran numero di palloni. La chiusura in area su Ikonè al 75’ vale un gol. 7,5

TONALI – Tutti i riflettori sono puntati sul giovane centrocampista azzurro, chiamato ad una prova di sostanza e ad un passo in avanti rispetto alle non brillantissime prestazioni registrate fin qui. Sandro evidentemente avverte la pressione e al 12’ si fa scippare malamente un pallone scatenando una pericolosissima occasione per il Lille e la reazione rabbiosa di Donnarumma. Lo shampoo subito da Gigione eleva indubbiamente la soglia di attenzione di Tonali che da quel momento non sbaglia più. All’alba della ripresa la magia: un filtrante di 40 metri che mette Rebic solo davanti alla porta per il vantaggio rossonero. 7 

CASTILLEJO – Gioca un primo tempo complicato, di grande impegno ma senza tanti sbocchi, anche perchè dalla sua parte Dalot spinge poco. In avvio di ripresa però si fa trovare al posto giusto da Rebic, anticipa l’avversario in marcatura e porta in vantaggio il Milan. 6,5

CALHANOGLU – Ottima giocata del turco al 10’, una verticalizzazione illuminante per Theo che mette in mezzo un pallone pericoloso, purtroppo senza successo. Abbacinante il suggerimento al 24’ di Hakan, un filtrante che mette Hauge in condizione di fare malissimo, ma il giovane norvegese spreca malamente. Dopo un’ora di partita Bonera lo richiama in panchina per farlo rifiatare. 6,5

HAUGE – Letteralmente invisibile per tutto il primo tempo. Si vede solo quando gli arriva la palla buona, un 3 contro 1 appetitoso al 24’, e purtroppo non è un bel vedere: si rivela incapace di servire ben due compagni soli disperatamente sul dischetto del rigore. Il bis, in negativo, arriva al 64’: stavolta è Brahim Diaz a servirlo in maniera sontuosa ma ancora una volta Hauge, anzichè concludere violentemente a rete, tenta un passaggio che non raggiunge alcun compagno. Un paio di erroracci che però lo aiuteranno di sicuro nel suo naturale processo di crescita. 5 

REBIC – Il compito più difficile di giornata tocca senza dubbio a lui: non ancora in grandissima forma dopo il lungo infortunio e per giunta costretto a giocare in un ruolo che non ama particolarmente. Al 10’ gli arriva sul sinistro un buon pallone, ma lo cicca. Per il resto del primo tempo si sbatte lungo tutto il fronte offensivo rossonero, ma quando si trova tutto solo in piena area con la porta spalancata, il giovane Hauge non riesce a servirlo. Riesce a dare una bella lezioncina al giovane compagno all’inizio della ripresa, quando messo in una posizione analoga, libera con un tocco preciso Castillejo per il gol del Milan. Per l’ultima mezz’ora viene risparmiato in vista della Fiorentina. 6,5

BRAHIM DIAZ – Entra al posto di Calhanoglu e sfoggia subito la giocata del match, mette Hauge davanti alla porta, ma ancora una volta il coetaneo norvegese non riesce ad approfittarne. Regala svolazzi apprezzabili, anche se ogni tanto un pizzico di concretezza in più non guasterebbe. 6,5 

COLOMBO – Gettato nella mischia per concedere un po’ di riposo a Rebic, ma il ragazzino classe 2002 non incide. 5,5

KRUNIC – s.v.

BONERA – Dopo la complicata ma vittoriosa trasferta sul campo del Napoli, un’altra prova difficile per Bonera capo allenatore. Il Lille però è ben più aggressivo della squadra partenopea vista domenica sera e complica non poco i piani tattici rossoneri. Malgrado tutto il Milan riesce a passare in vantaggio con una bella azione corale, ma la replica vincente del Lille (azione sontuosa tutta di prima dei francesi) vanifica tutto il lavoro svolto in un bel secondo tempo. Resta la piacevole sensazione di un gruppo, quello milanista, che anche nella seconda metà della ripresa, quando tutti i suoi titolari sono fuori (anche Calhanoglu e Rebic, oltre Ibrahimovic, Leao e Saelemaekers) continua a cercare di vincere la partita. La conferma che la squadra c’è, è sempre più consapevole dei propri mezzi e non fa più un solo passo indietro di fronte ad avversari ostici ed in condizioni di formazione proibitive. 6,5

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