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Analisi

Milan: come voltare pagina

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MILANO – L’Atalanta si conferma indigesta per il Milan, anche per il super Milan di Pioli che ha nei bergamaschi una bestia nera quasi costante. Non fosse bastato, infatti l’umiliante 0-5 del dicembre 2019, i rossoneri hanno pareggiato 1-1 contro la squadra di Gasperini lo scorso luglio, prima di soccombere per 3-0 nella sfida di San Siro giocata sabato, forse la prima quest’anno in cui il Milan è stato quasi completamente in balia dell’avversario, mai in partita e con pochissime azioni da gol create, al punto da chiudere per la prima volta senza reti all’attivo.

Reazione

Il Milan ha perso e ha perso pure male, eppure si è ugualmente laureato campione d’inverno dopo dieci anni, anche perché l’Inter nel frattempo non è andata oltre il pari a Udine guadagnando un solo punto sui cugini rossoneri. Il primo appiglio per Pioli potrebbe essere proprio questo: due sconfitte in campionato e quasi ininfluenti, perché l’1-3 contro la Juventus era arrivato dopo il ko dell’Inter con la Sampdoria, così come lo 0-3 con l’Atalanta non ha fatto seguire l’aggancio interista, l’ennesimo fallito dagli uomini di Conte nel girone d’andata che il Milan ha chiuso meritatamente al primo posto.

Mentalità

Perdere ci può stare, ma reagire è d’obbligo. Una grande squadra reagisce sempre dopo una batosta e i rossoneri dovranno fare altrettanto, anche perché dietro l’angolo c’è il derby di Coppa Italia contro l’Inter e poi tre gare sulla carta abbordabili in campionato con Bologna, Crotone e Spezia, prima dell’altra stracittadina meneghina che forse molto dirà sulla corsa scudetto. Il Milan, insomma, dovrà riporre al più presto in soffitta la brutta sconfitta con l’Atalanta, strappare 9 punti in tre appuntamenti alla sua portata e dimostrare che, come cantava Lucio Battisti, uno scoglio non può arginare il mare.

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