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Analisi

Milan: la grande paura

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MILANO – Spezia 2 Milan 0. Basterebbe questo dato, nudo e crudo, per spiegare la serata della squadra di Pioli, battuta e pure annichilita dalla neopromossa formazione ligure, tutto pepe, aggressività e pressing, capace di non concedere alla capolista della serie A neppure un tiro in porta in 90 minuti ed infliggendole la prima sconfitta in trasferta dopo oltre 400 giorni che alla compagine milanista potrebbe, oltretutto, costare carissima. Il Milan a La Spezia non è praticamente esistito, è stato passivo ed ha sbagliato ogni singolo particolare di una partita nata male e finita peggio.

Singoli

Non si è salvato nessuno nella serataccia del Picco, eccezion fatta forse solo per Donnarumma che ha evitato che il passivo fosse addirittura peggiore. E tutti coloro che avevano esultato e gridato alla mossa geniale di Calabria di farsi ammonire la domenica precedente contro il Crotone per saltare l’abbordabile Spezia-Milan e poter giocare il derby, ripulito dalla zavorra della squalifica e salvaguardando anche Roma-Milan della settimana successiva, si saranno forse ricreduti ammirando le goffe gesta di Diogo Dalot, umiliato e offeso da tale Giulio Maggiore, non da Roberto Carlos.

Pericoli

Ed ora a Milanello sale la paura, perché il sogno scudetto rischia di essere rimasto appeso a un filo, quello della partitissima contro l’Inter di domenica pomeriggio. Già, perché sinché sono stati i rossoneri a dettare le regole del gioco con la pressione tutta addosso ai dirimpettai cittadini, l’impressione è stata di un Milan solido e quasi divertito a giocarsi il titolo dopo tanti anni; ma ora che la situazione si è capovolta, arrivare al derby con il pericolo di vedere l’Inter scappare a +4 potrebbe impaurire la squadra di Pioli, finora mai abituata ad inseguire.

Errori

Milan che non dovrà commettere lo sbaglio di disunirsi e quindi crollare anche se la gara contro l’Inter dovesse andar male, sia perché il campionato non sarebbe (ovviamente) ancora finito e sia perché una caduta verticale ringalluzzirebbe anche squadre come Atalanta, Lazio, Napoli e Roma, pronte a fiutare le difficoltà milaniste e tentare addirittura il colpaccio di lasciar fuori i rossoneri dai primi quattro posti. Milan-Inter è dunque ancora la sfida più importante dell’anno e, nonostante la sbandata di La Spezia, urge unità e convinzione per riprovarci, perché maggio è ancora lontano.

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