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Un Milan a pezzi incenerisce il Verona: 2 straordinarie sorprese…

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DONNARUMMA – Tomori lo inguaia con un retropassaggio suicida al 9’, per fortuna il Milan non paga dazio. Passa un’ora prima che i suoi attentissimi compagni gli facciano arrivare un altro pallone in area, si tratta di un corner che Gigio neutralizza dall’altro dei suoi 197 centimetri. Poi ci pensa Krunic a toglierlo d’impaccio nel finale ricacciando dalla porta un pallone velenoso. 6,5 

CALABRIA – Fin dalle prime battute prova ad alzare l’intensità di gioco con anticipi, contrasti e discese nella metà campo avversaria, atteggiamento fondamentale per indicare la strada ai suoi compagni. Perfetto il cross al quarto d’ora per la testa di Leao che però rovina tutto con un’inzuccata inguardabile. Dopo il vantaggio rossonero arretra il suo raggio d’azione per tenere d’occhio Zaccagni e Salcedo ed effettivamente li annienta. Si concede un’unica distrazione al 71’ quando non controlla una palla semplice che finisce in fallo laterale. Prezioso nella deviazione su gran botta di Di Marco destinata all’angolino. 7,5  

TOMORI – Morde subito le caviglie di Zaccagni, ma poi un suo azzardato passaggio all’indietro offre al Verona una clamorosa opportunità per segnare. Tra l’altro costringendo Donnarumma ad un movimento innaturale che spaventa la panchina rossonera. Superato lo spavento per il rischio corso, l’inglese rimette la barra a dritta e non sbaglia più nulla. Ottimo il salvataggio su Salcedo al minuto 80’. 7,5 

ROMAGNOLI – Tiene la linea alta e conferma che accanto a Tomori, Romagnoli può ritrovare le sicurezza smarrita. Un buon anticipo al 40’ viene stoppato con le cattive da un veronese, costretto ad abbatterlo per impedire il contropiede rossonero. Anticipa fisso Lasagna che per toccare palla è costretto a retrocedere ogni volta fino a centrocampo. Ottimo l’intervento in acrobazia su Favilli che suggella una prestazione brillante. 7,5

DALOT – Praticamente invisibile per larghi tratti del match, quando si nota è per una palla persa scioccamente a metà campo a fine primo tempo. Impreciso e insicuro anche nella gestione di passaggi semplici. Poi però il brutto anatroccolo diventa cigno e ad inizio ripresa segna un gol tanto bello quanto importante. La prodezza rivitalizza l’ex United che da quel momento diventa elegante ed efficace anche in difesa. 7,5

KESSIÈ – Tutte le speranze rossonere sono riposte sul Presidente, uno dei pochi titolarissimi ad essere ancora in piedi, e tanto per cambiare l’ivoriano gioca una partita di intensità superiore. In alcuni frangenti sembra giocare con i ragazzini, tale e tanta è la superiorità fisica e tecnica manifestata. Sorprende (ma ormai nemmeno più tanto) il dono dell’ubiquità di Franck, protagonista in ogni angolo del campo nello stesso momento. Al 90’ salva anche un gol in scivolata a concludere una partita pressochè perfetta. 9 

MEITÈ – Interessante il break dell’ex granata al 7’ ma nessuno dei suoi compagni detta il passaggio e fa il movimento giusto e Meitè è costretto a rallentare la ripartenza. Sfoggia un’elegante ruleta al 34’ ma poi rovina tutto con un tiro sballato che passa 4 metri sopra la traversa. Prestazione vivace però del nuovo acquisto rossonero, molto presente sia in fase di interdizione che pronto alla ripartenza. Resta sempre quel piccolo difetto di concentrazione sui 90 minuti che a certi livelli può diventare un problema, come quando al 76’ si perde Ceccherini su calcio d’angolo e il difensore veronese sfiora il gol. 7,5

SAELEMAEKERS – Molto attivo, una spina nel fianco della difesa veronese. Talvolta non precisissimo ma quella del belga è una prestazione sostanziosa e vibrante. Tanti giocatori scaligeri avranno gli incubi ripensando ad Alexis. 7,5

KRUNIC – Gran bella giocata al 25’, fermata solo un intervento in scivolata di Magnani a pochi centimetri dall’area di rigore. Ma è il momento di Krunic perchè si prende la responsabilità di calciare la punizione e infila il pallone nel sette alla sinistra di Silvestri. Da ascrivere al bosniaco quasi una doppietta visto che nel finale salva sulla linea di porta una zuccata di un attaccante veronese su calcio d’angolo. Sul capovolgimento di fronte è lui a prendere palla e a impegnare Silvestri con una sassata dal limite. Giocatore ritrovato. 8,5

CASTILLEJO – È Samu l’esterno destro costretto a traslocare a sinistra per l’improvvisa moria di giocatori di ruolo. Lo fa ma con licenza di accentrarsi appena possibile e il movimento dello spagnolo scombussola le linee di Juric squadernando i piani del tecnico veronese. Partita molto apprezzabile la sua, anche se in una posizione diversa dal consueto. 7

LEAO – Dispiace dirlo ma all’attaccante portoghese mancano le basi per giocare da punta centrale: non detta mai il passaggio, non si smarca, non fa i movimenti corretti per essere servito. Praticamente gioca a nascondino con i difensori avversari. Quando poi Calabria gli mette sulla testa un pallone d’oro solo da incornare in rete, Rafa colpisce male e manda la palla in curva. Tenta una gran conclusione da lontano alla mezz’ora ma ne viene fuori un tiraccio che vola via alto. Nella ripresa la partita si mette nella direzione giusta e anche Leao può giocare con maggiore serenità, ma per quanto molto più nel vivo del gioco non riesce mai a trovare una giocata degna del suo talento. Sufficienza di incoraggiamento solo perchè anche lui partecipa ad una grande vittoria. 6

HAUGE – s.v

PIOLI – Se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo. Con questa massima popolare in testa Pioli prepara la trasferta del Bentegodi contando i pochi pezzi rimasti a disposizione: fuori Ibrahimovic, Calhanoglu, Bennacer e Mandzukic, all’ultimo momento si aggiungono alla lista degli indisponibili anche Rebic, Theo Hernandez e Tonali (arruolabile solo per la panchina). Non esattamente il viatico migliore per affrontare la squadra di Juric, una delle più in forma del campionato. La squadra però, come già dimostrato in stagione di fronte alle difficoltà (la trasferta con il Sassuolo, Lazio in casa e Roma fuori) reagisce con energia, determinazione e tanta intensità. Ne viene fuori un ottimo primo tempo chiuso in vantaggio grazie al gol di Krunic su punizione. Il gol in avvio di ripresa di Dalot spiana di fatto la strada al successo rossonero, meritato ed importantissimo. Per mister Pioli una risposta importante, soprattutto da coloro che nelle ultime settimane erano rimasti un po’ in disparte. 8

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