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Ibra fa e disfa, ma il Milan vince a Parma e vede la Champions

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DONNARUMMA – All’inizio della ripresa, dopo un primo tempo in assoluto relax, mette una parola definitiva sulla questione rinnovo: un portiere capace di un miracolo come quello su Pellè al 52’ merita anche 10-12-15 milioni. Tutto quello che vuole. Incassa il gol di Gagliolo dopo l’espulsione di Ibra e si fa anche male. Ma resiste stoicamente fino al triplice fischio. Un capitano così dovrebbe restare al Milan in eterno. Ci rifletta Gigione… 7,5 

KALULU – Pioli punta sulla velocità del francesino per tenere a bada l’intraprendenza di Gervinho. E la scelta paga: Kalulu è attento, concentratissimo e annulla l’ivoriano costretto ad uscire alla fine del primo tempo. Nella ripresa soffre la sopraggiunta inferiorità numerica, ma tiene botta comunque. Esce per far posto a Gabbia e ai suoi centimetri nell’ultimo quarto d’ora. 6,5 

KJAER – L’intervento in chiusura di Kjaer su Gervinho al 3’ è da applausi a scena aperta, anche se il guardialinee annulla tutto per un fuorigioco dell’ivoriano. Il suo match è un compendio del manuale del perfetto difensore: posizionamento, anticipi, letture, sempre tutto inappuntabile. Fino all’espulsione di Ibra che rimescola le carte e costringe i difensori del Milan ad un lavoro extra contro i giganti del Parma. Il danese però difende con le unghie e con i denti fino alla fine. 7

TOMORI – Controlla Pellè con la sicurezza del veterano. Nella ripresa, quando entra il gigante Cornelius e soprattutto con la squadra in inferiorità numerica soffre la stazza dell’avversario e la pressione del Parma. L’inglese però non molla di un centimetro e anche lui la porta a casa con bravura, confermandosi un giocatore su cui puntare forte per le stagioni a venire. 7 

HERNANDEZ – Gioca praticamente sulla stessa linea di Rebic e da una sua sgroppata nasce una buona occasione per Ibra, rimpallato al 16’. Si vede che ha voglia di fare, è sempre pronto a partire lancia in resta sulla fascia  e quando lo fa provoca danni nella retroguardia parmense. Come in occasione del raddoppio rossonero: scambia con Ibra al limite dell’area e poi serve il pallone giusto a Kessiè che perfora Sepe. Nella ripresa limita il suo raggio d’azione e rimedia anche un giallo per un intervento in scivolata senza molto senso. 6,5

KESSIÈ – Approfitta di una leggerezza dell’ex Conti per scaraventare una bordata al 5’ che costringe Sepe ad un grande intervento. È l’assoluto dominatore del centrocampo, grazie anche alla ritrovata complicità del partner Bennacer. In chiusura di primo tempo prima cincischia al limite dell’area e perde palla, ma nella successiva azione, servito da Theo Hernandez, la mette all’angolino e raggiunge la doppia cifra in campionato. Nella ripresa si innervosisce tantissimo in occasione del rosso a Ibra, ma riesce a non perdere la bussola e a condurre la squadra al successo. Da vero Presidente. 7,5 

BENNACER – Molto coinvolto fin dalle prime battute di gioco, anche se il vero Ismail ci aveva abituato a non perdere palloni a metà campo tipo quello lasciato agli avversari al quarto d’ora. Si conferma comunque un giocatore imprescindibile per la manovra rossonera, quando c’è l’algerino e gioca da par suo, il Milan è un’altra squadra. Esce per far spazio a Meitè quando servono centimetri per contrastare i giganti del Parma. 6,5

SAELEMAEKERS – Senza Calabria a coprirgli le spalle, Alexis sembra un giocatore meno sicuro e tranquillo del solito. Ma con il passare dei minuti anche il belga trova fiducia e spazi nella difesa parmense e inizia a portare scompiglio nella retroguardia di D’Aversa. Gagliolo ne fa le spese e rimedia un giallo per abbatterlo. Gioca una delle sue migliori partite ed esce al 72’ per lasciar spazio al più strutturato fisicamente Dalot. 7

CALHANOGLU – All’andata è sbattuto contro i pali della porta difesa da Sepe per ben tre volte. Comprensibile la voglia di rivalsa del turco. E Hakan inizia con il piglio giusto, forse anche troppo visto che incappa anche in un giusto giallo per un fallo a metà campo su Kurtic a metà primo tempo. Tocca un’infinità di palloni e, insieme a Bennacer, è quello che governa e guida la manovra rossonera. Impagabile la dedizione del 10 rossonero, soprattutto in fase difensiva dopo l’espulsione di Ibra. Ad un quarto d’ora dalla fine Pioli lo richiama in panchina. 6,5

REBIC – Subito un paio di eccellenti giocate sulla sinistra, i prodromi di una giornata che inizia alla grande con lo strepitoso gol segnato dal croato al minuto 8’. Un lampo di accecante bellezza dopo il quale però Ante smarrisce il filo del discorso e non riesce più ad essere incisivo. Esce nel finale per far spazio a Leao. Resta comunque la perla del gol che ha sbloccato il match. 6,5

IBRAHIMOVIC – La classe è quella virtù che consente ai fuoriclasse di vedere occasioni da gol anche in azioni apparentemente poco pericolose. Per conferma, ammirate il coniglio tirato fuori dal cilindro da Ibra in occasione del gol di Rebic. Dopo la magia che sblocca la partita, Zlatan sbaglia almeno 4 giocate che avrebbero potuto dare il via ad altrettante offensive rossonere. Però è ancora suo il piedone da cui parte l’azione del raddoppio rossonero. E di certo non è un caso. Ad inizio ripresa prova a mettersi in proprio e scaraventare un gran destro verso la porta di Sepe, ma il portiere del Parma fa buona guardia. Inspiegabile la protesta che ha provocato l’espulsione decisa da Maresca. A sentire la versione di Zlatan non ci sarebbe stata nessuna offesa all’arbitro. In questo caso il Milan farebbe bene a farsi sentire perchè, dopo Rebic con il Napoli, sarebbe il secondo caso in poche giornate. E alla fine gli unici calciatori a prendere il rosso per proteste sono rossoneri.  6 (media tra l’8 del primo tempo e il 4 del secondo)

MEITÈ – Ci mette il fisico ma si fa notare solo un cartellino giallo rimediato dopo aver allontanato un pallone. 6

DALOT – Brillante, smaliziato, attento in fase difensiva, nel finale addirittura decisivo in occasione del terzo gol rossonero. Se fosse sempre questo, Dalot meriterebbe abbondantemente la riconferma. 7

KRUNIC – Fa tirare il fiato a Calhanoglu ma non offre la stessa qualità. Non si fa comunque travolgere dalle offensive parmensi nel finale. 6

GABBIA – Alza il muro, insieme a Kjaer e Tomori, e contribuisce ad una vittoria preziosa per la rincorsa Champions del Milan. 6,5

LEAO – Entra nel finale ed è forse l’intuizione più corretta di Pioli. Allo scadere si invola e su assistenza del connazionale Dalot, sigilla la vittoria del Milan. Bentornato Rafa. 7

PIOLI – Che bello veder giocare il Milan quando l’approccio alla partita è quello giusto. C’è davvero da stropicciarsi gli occhi di fronte a cotanta bellezza, tanto da non riuscire a spiegarsi come possa essere sceso in campo con tanta indolenza e superficialità in troppe circostanze nel 2021. Al quarto d’ora della ripresa arriva la possibile svolta della partita con l’espulsione di Ibrahimovic e il gol immediato del Parma. Ma il Milan non cede, malgrado le sostituzioni di Pioli che contribuiscono a  far arretrare ancor più la squadra anzichè provare a tenere palla distante dalla porta di Donnarumma. Per fortuna dei rossoneri alla fine ci pensa la connection portoghese a sigillare il match, per la gioia di mister Pioli che in trasferta continua a fare faville. 7

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