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Il Milan ribalta la Juve: tre gol e quattro rossoneri in copertina

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DONNARUMMA – Sfarfalla pericolosamente al 25’ quando esce parecchio fuori area senza alcun plausibile motivo. Per fortuna del Milan il pericolo sfuma. Purtroppo sembra proprio giornata di farfalle e alla mezz’ora Gigio esce a vuoto su calcio d’angolo lasciando tutta la porta vuota a Chiellini che inzucca fuori. All’alba della ripresa però, con una straordinaria respinta su una sassata di Bentancur, spiega al mondo perchè è considerato già adesso uno dei migliori portieri al mondo. Bravo anche a cacciare dalla porta un velenoso cross juventino deviato da Calhanoglu. 6,5 

CALABRIA – Per frenare l’iniziale furia di Chiesa è costretto ad aggrapparsi alla sua maglietta. E anche in questo modo non sempre ci riesce. Ma la verve dell’ex viola si esaurisce in fretta e Calabria può portare a termine la sua partita senza rischiare nulla. 7 

KJAER – Solite abbondanti dosi di tranquillità e sicurezza per tutto il reparto difensivo del Milan. Nessuno si scandalizzi se diciamo che oggi Simon è uno dei migliori difensori d’Europa. E Pioli se lo gode tutto. Master of Defense. 8,5

TOMORI – Subito sollecitato da Morata che lo costringe a un super lavoro in avvio di match, ma è su Rabiot che sfoggia il primo grande intervento di giornata al quarto d’ora di gioco. Al fianco di Super Kjaer gioca una partita sontuosa, scacciando tutti i fantasmi addensatisi sul suo futuro dopo le ultime non brillantissime prestazioni. Per chiudere in bellezza l’inglese decide anche di concedersi la ciliegina sulla torta, un gol bellissimo al minuto 82’ che ufficializza la prima vittoria del Milan allo Juventus Stadium. 9 

HERNANDEZ – Il primo pallone toccato da Theo è decisivo per salvare un gol già dopo 4 minuti di gioco. Resta sulle sue senza spingere in maniera forsennata, quando però i suoi compagni riescono ad imbeccarlo, vedi la magia di Calhanoglu al 37’ o anche la discesa prepotente al 43’ allora il mancino rossonero diventa devastante. 7

KESSIÈ – Gioca la consueta partita di qualità e sostanza. Rischia però di compromettere tutto il lavoro di una stagione facendosi parare il rigore che al 58’ avrebbe potuto affossare la Juve e le speranze bianconere. Ma oggi questo Milan non può temere nulla e la vittoria di goleada a Torino è anche merito del gran lavoro del Presidente. 6,5 

BENNACER – È incredibile quante volte si faccia trovare sulle linee di passaggio dei centrocampisti avversari. In questo modo ruba una quantità indefinita di palloni e fa ripartire l’azione rossonera. Esce sfiancato a 15’ dalla fine dopo una partita di elevatissima qualità disputata con acume e sagacia tattica. 7,5

SAELEMAEKERS – Non brilla ma offre sempre il suo prezioso contributo, specie in fase difensiva quando si tratta di coprire le offensive di Alex Sandro e Chiesa. Certi leziosismi, vedi il colpo di tacco al 68’ che fa sfumare un’azione offensiva del Milan, però si potrebbero evitare. Rimedia un giallo che gli vale la squalifica per la prossima partita. Esce a 10 minuti dalla fine. 6,5

BRAHIM DIAZ – Sembra un cucciolo di uomo al confronto con compagni e avversari, cosa che non sarebbe un problema se lo spagnolo offrisse un contributo prezioso in termini di qualità. Ed infatti al 18’, dopo una bella azione corale del Milan, è proprio l’ex Real a concludere verso la porta bianconera ma il pallone finisce sopra la traversa. Il bis al 21’, stavolta il cuoio è scagliato con forza nello specchio, troppo centrale però per impensierire Szczesny. Al 33’ parte in percussione centrale ma il filtrante per Ibra è troppo morbido e la chance sfuma. Il colpo di genio di Brahim si materializza allo scadere del primo tempo quando il 21 rossonero raccoglie una respinta corta del portiere polacco e infila la palla all’incrocio dei pali. Gol da fenomeno. Ancora letteralmente strepitoso al 56’ quando parte da solo, si trascina dietro il pallone e l’intera difesa bianconera e alla fine è stoppato solo dal braccio di Chiellini. Rigore netto, purtroppo poi fallito da Kessiè. Esce sfiancato dopo 70’ con un’ideale standing ovation da parte dei milioni di tifosi rossoneri davanti alla tv. 9

CALHANOGLU – Sembra piuttosto contratto in avvio e la palla controllata in maniera goffa sul retropassaggio suicida di CR7 al 23’ è lì a testimoniarlo. Peccato perchè l’occasione era buona per passare in vantaggio. Sbaglia qualche pallone di troppo, quando però illumina lo fa in maniera abbagliante: per conferma andate a riguardare la giocata di prima su Theo al 37’, un pallone geniale da cui nasce un’occasione enorme per il Milan. Nella ripresa tiene in mano il pallino del gioco e la manovra rossonera passa sempre dai suoi piedi. 7

IBRAHIMOVIC – I suoi compagni lo cercano con palloni lunghi e Ibra risponde presente con un paio di sponde non sempre comprese dai rossoneri. Non riesce a trovare il guizzo vincente ma la cosa più preoccupante è l’infortunio che lo mette KO al 65’. 6

REBIC – Richiamato in tutta fretta dopo che Ibra si accascia al suolo. Non viene da un momento brillantissimo ma quando gli arriva il pallone giusto al 78’, lo controlla e lo telecomanda sotto l’incrocio dei pali inchiodando Szczesny che ammira esterrefatto. 7

KRUNIC – Con l’infortunio di Brahim Diaz, Pioli ricorre al suo giocatore feticcio. 6

DALOT – s.v.

MEITÈ –  s.v.

PIOLI – Il pressing iniziale della Juve sorprende il Milan, di fatto utilizzando l’arma migliore sfoderata dai rossoneri nelle loro più brillanti prestazioni esterne. La squadra teleguidata da Bennacer e Kessiè però fa in fretta a riprendere in mano le fila del discorso: azzera le velleità juventine e nel corso del primo tempo impacchetta tre ottime occasioni da gol non sfruttate fino al capolavoro di Brahim Diaz che sigilla il primo tempo con il Milan in vantaggio. Nella ripresa la squadra di Pioli domina in lungo e in largo, sbaglia anche un rigore con Kessiè ma segna altre due volte con Rebic e Tomori, ribaltando la Juventus anche nella classifica avulsa. È senza dubbio la vittoria del mister che azzecca tutte le mosse. 8,5

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