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Analisi

Çalhanoğlu si tiene il Milan a forza

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MILANO – Dopo il burrascoso addio di Gianluigi Donnarumma, il Milan sembrava dover fare i conti con un altro rinnovo di contratto mancato e salutare Hakan Calhanoglu che il prossimo 30 giugno sarà libero a parametro zero. Il fantasista turco, impegnato agli Europei con la sua nazionale, è sempre stato lontano dalla firma col club milanista, a causa della troppa distanza fra la sua domanda e l’offerta dei rossoneri, motivo per cui anche questo addio sembrava scontato dalle parti di Milanello, con Maldini e Massara già impegnati a reperire sul mercato un possibile sostituto del centrocampista.

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Ma negli ultimi giorni le parti si sono notevolmente riavvicinate, soprattutto perché Calhanoglu non ha trovato nessuna proposta interessante o intrigante, tanto dal punto di vista sportivo che da quello economico. La maxi offerta proveniente dal Qatar, infatti, non ha mai realmente allettato il calciatore, ancora troppo giovane per andare ad ammuffire in un campionato di bassissimo livello, mentre quella dell’Atletico Madrid era concreta e stuzzicava parecchio il turco, pronto a trattare coi neo campioni di Spagna allenati da Diego Pablo Simeone.

Svolta

Ma proprio l’Atletico sta per ufficializzare l’ingaggio dall’Udinese di Rodrigo De Paul per 35 milioni di euro, andando in un colpo solo ad infrangere i sogni del Milan (a cui l’argentino piaceva parecchio) e dello stesso Calhanoglu che aveva ormai fatto la bocca alla nuova avventura iberica. E invece proprio lo sbarco di De Paul a Madrid riporta indirettamente il centrocampista sulla strada di Milano, quasi convinto che, in fondo in fondo, quell’offerta dei rossoneri resti la migliore sul piatto.

Futuro

Anche perché il Milan giocherà la Coppa dei Campioni ed è tornato ad avere un fascino assai migliore rispetto a qualche anno fa, al contrario di qualche club inglese o tedesco che si è timidamente approcciato ad un colloquio con l’entourage di Calhanoglu che ora riflette, prendendo in seria considerazione l’ipotesi di riaprire la trattativa con Paolo Maldini accettando la proposta milanista, magari per forza e per mancanza di alternative, ma con la speranza che il turco possa finalmente diventare il leader e il riferimento tecnico della squadra di Pioli.

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