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Analisi

Cosa può dare Giroud al Milan

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MILANO – L’acquisto di Olivier Giroud da parte del Milan è finalmente ufficiale dopo un lungo corteggiamento ed un interesse nato diverso tempo fa, quando il centravanti francese era già uno degli obiettivi rossoneri per inforzare l’organico nel reparto offensivo. Del resto, la compagine milanista aveva bisogno di almeno un’altra punta centrale, visto che Zlatan Ibrahimovic ad ottobre compirà 40 anni e che le sue condizioni fisiche gli hanno fatto già saltare oltre la metà delle partite nell’ultima stagione in cui lo svedese è stato comunque il leader della squadra.

Tattica

Giroud (che potrebbe non essere l’unico arrivo nella prima linea rossonera) è un numero 9 classico, dotato di un gran fisico (1 metro e 90 per 87 kg di peso forma) che gli consente di vincere numerosi duelli aerei ed avere la meglio dei difensori nell’area di rigore avversaria. E, se nelle ultime stagioni l’apporto realizzativo non è stato condito da numerosi gol (è andato in doppia cifra l’ultima volta nel 2017 quando giocava ancora nell’Arsenal), l’attaccante francese si è sovente rivelato utilissimo nel gioco di sponda e nel lavoro sporco a beneficio dei compagni.

Utilità

Caratteristica che, oltretutto, potrebbe all’occorrenza anche farlo giocare al fianco di Ibrahimovic, come del resto avrebbe potuto fare Mandzukic l’anno scorso se solo non fosse stato funestato da più infortuni dello svedese stesso. L’età non più verdissima (35 anni a settembre) può essere compensata da una notevole esperienza internazionale, importantissima nelle partite di Coppa dei Campioni che il Milan tornerà a disputare dopo oltre 7 anni. Pioli si aspetta tanto da Giroud, pronto a ritrovare una vena realizzativa rilevante e ad accrescere la maturità di una squadra che resta comunque molto giovane.

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