Entra in contatto con noi

Analisi

Milan: Pioli studia nuovi moduli

Pubblicato

il

MILANO – Il Milan di Stefano Pioli è ripartito da quel 4-2-3-1 che tante soddisfazioni ha regalato l’anno scorso, contribuendo a portare i rossoneri al titolo d’inverno e al secondo posto finale in campionato con tanto di ritorno in Coppa dei Campioni dopo oltre 7 anni. Un modulo che è ormai collaudato, coi 4 difensori compatti, i due mastini di centrocampo a far da diga, i tre fantasisti ad allargare il gioco o a cercare l’ultimo passaggio e il centravanti a concretizzare quanto fatto dai compagni. Ma Pioli studia anche le alternative perché le emergenze esistono e perché rinnovarsi serve a confondere gli altri.

Alternative

Qualcosa, del resto, si è già visto anche nel finale della scorsa stagione quando l’allenatore emiliano ha optato per la difesa a 3 con Theo Hernandez e Calabria liberi di avanzare di una ventina di metri. Ipotesi che Pioli potrebbe riproporre, anche perché la batteria di difensori centrali (Kjaer, Romagnoli e Tomori) consentirebbe ai rossoneri di potersi schierare con tre stopper di assoluto livello e scompaginare le carte nel corso di partite in cui ci dovesse essere bisogno di imprevedibilità. Uno schieramento che, peraltro, muterebbe poco sia a centrocampo che in attacco, lasciando inalterata l’azione offensiva.

Altri moduli

Attenzione, poi, anche alla possibile variante col doppio centravanti in campo. Ibrahimovic e Giroud, infatti, potrebbero ritrovarsi fianco a fianco in un 4-4-2 con Brahim Diaz “sacrificato” a sinistra come accaduto qualche volta in passato a Calhanoglu, oppure in un 3-4-1-2 con lo spagnolo fantasista ad ispirare le due punte, magari in partite casalinghe bloccate o contro avversari particolarmente chiusi in difesa. Pioli studia, i suoi giocatori sono pronti a rendere il Milan anche camaleontico.

Clicca per commentare

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento