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Che bel Milan: disintegra la Lazio e si lancia al comando. 3 rossoneri da applausi

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MAIGNAN – Quasi scavalcato da una zuccata in girata di Milinkovic 17’, si inarca con irrisoria naturalezza e blocca il pallone. Per il resto solo un paio di interventi di ordinaria amministrazione. 6,5 

CALABRIA – Fatica a trovare intesa e spaziature con il nuovo compagno sulla fascia, Florenzi. Quando però parte, come al 25’, riesce ad arrivare in porta, purtroppo senza la necessaria precisione. Nella ripresa consueto lavoro di chiusura, dalle sue parti non si passa. 6,5 

TOMORI – Non può essere un caso, i difensori centrali schierati accanto a lui giocano tutti partite eccellenti. Solitamente tocca a Kjaer, stavolta è stata la volta di Romagnoli. Il merito di Fikayo e della sicurezza che trasmette è evidente. 7 

ROMAGNOLI – È del capitano, tornato al suo posto al centro della difesa rossonera, il primo tiro verso la porta di Reina dopo 2 minuti di gioco. La conclusione è centrale e neutralizzata dal portiere spagnolo. Prezioso nella chiusura decisiva su Immobile al 35’, sarebbe stato un gol praticamente fatto da parte del capocannoniere del campionato. Chiusure, tempismo, classe, una prestazione impeccabile, assolutamente all’altezza del Romagnoli dei tempi belli. 7

HERNANDEZ – Intraprendente come tradizione vuole, merito anche dell’esordio in Nazionale finalmente arrivato. In avvio tenta anche una conclusione dal limite dell’area ma il tiro vola alto. Poi si gestisce, senza fare gli sfracelli a cui ha abituato i tifosi milanisti, ma comunque chiude una prestazione senza sbavature. 6,5

KESSIÈ – Si sacrifica in un lavoro complicato su Milinkovic Savic, considerato il giocatore più pericoloso degli avversari. In realtà anche il serbo si dedica alla marcatura dell’ivoriano, il risultato è che i due praticamente si annullano reciprocamente. In chiusura di primo tempo il Presidente si accende: anticipa Immobile in area a rimedia un pestone che vale il penalty. Il rigore spedito contro la traversa però è sanguinoso. Anche solo per questo sarà necessario un immediato consulto con il suo procuratore per definire la questione contratto perchè così non si può giocare tranquilli. Nella ripresa esce per tirare il fiato dopo un’estate complicata. 6,5

TONALI – Per capire quanto è cresciuto Tonali, riguardate il break del bresciano al 6’: impressionante. Ed è un peccato che Leao e Rebic non riescano ad approfittare della ripartenza. La sua partita è un insieme di giocate in serie che certificano la crescita di personalità e autostima di un ragazzo che sembra pronto a spiccare definitivamente il volo. Ben arrivato Sandrino. 7,5

FLORENZI – Per i primi 20 minuti di gioco ci si domanda se Florenzi è davvero in campo, poi però si accentra e ispira Calabria che non ne approfitta. Gioca all’insegna del minimalismo, svolge il compitino senza lampi e senza slanci. Comunque sufficiente. 6

BRAHIM DIAZ – Non brillantissimo in avvio, offre qualche segnale incoraggiante dalla mezz’ora, costringendo Milinkovic Savic ad abbatterlo, ma oggi lo spagnolo sembra meno lucido ed incisivo del solito. Al 50’, lanciato in area da una percussione di Kessiè, incespica addirittura sul pallone sciupando l’opportunità. Prezioso comunque il gran lavoro di raccordo che svolge tra centrocampo e attacco. 6,5

LEAO – Un inizio quasi sfavillante, una sensazione di onnipotenza che abbaglia e che vorremmo vedere più spesso: prende palla e supera sempre e comunque il diretto avversario, di chiunque si tratti. È prezioso per la sua capacità di saltare l’uomo ma non è sempre lucido nella scelta dell’ultimo passaggio. Quando però alla fine del primo tempo ruba palla a metà campo e parte, portandosi dietro l’intera retroguardia laziale, San Siro si illumina in attesa dell’ineluttabile: il gol meraviglioso che sigilla il vantaggio del Milan. Nella ripresa Pioli lo richiama in panchina preservandolo per il prestigioso palcoscenico dell’Anfield Road. 7,5

REBIC – Gioca più che altro da centravanti boa, ispirando i compagni come in occasione dell’assist per Calabria a metà primo tempo. Bravissimo ad offrire su un piatto d’argento a Leao il pallone del vantaggio rossonero. Addirittura strepitoso in occasione del raddoppio milanista: servito nello spazio, irride la difesa avversaria e offre a Ibra un cioccolatino solo da spedire in fondo al sacco. Zlatan sentitamente ringrazia. 7,5

BAKAYOKO – Entra ed esce dopo appena 13 minuti in cui si fa notare solo per un fallaccio da giallo tendente al rosso. 5

SAELEMAEKERS – Bravo a mettere ordine e frenare le velleità biancocelesti. 6

IBRAHIMOVIC – Cena pagata a Rebic per il prossimo semestre. L’assist del croato che consente allo svedese di timbrare il cartellino al suo esordio in campionato, vale oro. 6,5

BENNACER – Pioli lo butta nella mischia nell’ultimo quarto d’ora per sigillare il risultato e Ismail offre subito un contributo importante scippando Immobile lanciato in area avversaria. 6

BALLO TOURÈ – s.v.

PIOLI – L’occasione è ghiotta: Juventus e Inter perdono punti e il Milan ha l’occasione per allungare, per altro ritrovando i pezzi forti della rosa. La squadra di Pioli entra in campo con lo spirito giusto, azzanna la partita e fa capire subito alla Lazio che serata l’aspetta. Alla fine i rossoneri vincono per 2-0, si permettono perfino di sciupare un calcio di rigore, mantengono ancora inviolata la porta, celebrano il ritorno (con gol di Ibra) e si godono anche la resurrezione di Tonali, Rebic e Leao. Inutile sottolineare a chi va ascritto il merito. Bravo mister. 7,5

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