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Milan: 3 punti d’oro grazie a due innesti dalla panchina

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MAIGNAN – Un cross completamente sballato e destinato ad infilarsi sotto l’incrocio dei pali rischia di mettere in serie ambasce SuperMike, ma la sicurezza del portierone rossonero è encomiabile. 6,5 

KALULU – L’ottima prestazione offerta a gara in corso in casa della Juventus gli garantisce una replica, stavolta da titolare, a San Siro. In avvio si dimostra abile in spinta, sia nell’impostazione con il lancio lungo che nel proporsi per offrire supporto ai compagni di squadra, ma si dimostra coriaceo e cattivo anche in copertura. È firmata da Pierre la più bella azione del Milan nel primo tempo, arrivata alla mezz’ora: anticipo sontuoso ed elegante del terzino, appoggio su Rebic che gli restituisce la sfera e conclusione di piatto che scivola di un palmo a lato. È il più in palla dei rossoneri e un suo ottimo cross al 36’ trova Florenzi che non trova la porta. Nella ripresa cala alla distanza, ma ci può stare. 7 

GABBIA – Esordio stagionale per il centrale rossonero senza alcun timore. Gli attaccanti veneti non lo sollecitano troppo, ma quando si avvicinano dalle sue parti interviene con decisione e sicurezza, come accaduto al 16’. 6,5 

ROMAGNOLI – È il capitano l’unico baluardo di una difesa del tutto nuova. L’attacco del Venezia non lo impensierisce granchè, ma quando Forte e compagni provano ad affacciarsi dalle sue parti, Romagnoli fa buona guardia e rispedisce gli assalti al mittente. Esemplare l’intervento in scivolata su Henry al 56’, rischioso ma efficacissimo. 7

BALLO TOURÈ – È la sorpresa di giornata, anche se la scelta di Pioli di dare un turno di riposo a Theo sembra alquando logica visto il superlavoro di queste ultime settimane. E l’inizio del franco-senegalese è decisamente intraprendente, poi però i nodi vengono al pettine e anche i limiti tecnici dell’ex Monaco, tanto da far addirittura rimpiangere il primo Dalot dello scorso anno. Quando esce e lascia il posto a Hernandez, di fatto il Milan vince la partita. 5

BENNACER – Si piazza al centro dello schieramento rossonero, una posizione quasi inusuale per l’algerino nell’ultimo anno e mezzo costellato da infortuni e problemi di ogni tipo. Ismail cerca di garantire geometrie e fosforo alla manovra rossonera ma la misura delle giocate non è sempre quella dei bei tempi. Nella ripresa il cambio di passo: bravo a recuperare palla al 51’ e dare vita ad una grossa opportunità per il Milan, ma Brahim Diaz sbaglia tutto; addirittura decisivo quando inventa la giocata da 3 punti al 68′: lancio millimetrico per l’accorrente Hernandez e palla al bacio per il tocco a porta vuota di Brahim Diaz. 7

TONALI – Ormai non è più Sandrino a dare il cambio ai titolari, ma è lui il perno attorno al quale gli altri si alternano. Oggi lo smalto non sembra quello dei giorni migliori, nel primo tempo la manovra rossonera appare lenta e involuta e anche Tonali ha qualche responsabilità. Al 64’ tenta anche in maniera goffa di rubacchiare un rigore, l’arbitro vede benissimo e lascia proseguire. È però il numero 8 rossonero a dare il via all’azione del vantaggio rossonero, a conferma della sua imprescindibilità nello scacchiere tattico di mister Pioli. 6,5

FLORENZI – È il rossonero maggiormente in difficoltà. Non è in grandissima condizione fisica ma soprattutto fatica a trovare la posizione in campo. Quando giocava a Roma si diceva che a furia di essere così eclettico e pronto a giocare in tutti i ruoli del campo avesse perso lucidità e specificità. Al Milan gli toccherà smentire queste voci. Alessandro ci prova cercando la via del gol di testa al 36’ su ottimo cross di Kalulu che però sfila di poco a lato. 5,5

BRAHIM DIAZ – L’inizio è promettente con lo spagnolo coinvolto e al centro del gioco. Poi si eclissa e tutta la manovra rossonera ne risente. Ad inizio ripresa ha l’occasione per sbloccare la partita ma sparacchia malamente di sinistro in tribuna. Il coraggio del piccolo Brahim è quello di non abbattersi mai ed infatti al 68’ gli arriva un bon bon da Theo che merita solo di essere depositato in fondo al sacco. E Diaz risponde presente scatenando l’entusiasmo dei tifosi. 6,5

LEAO – Ottimo il doppio triangolo al 9’, prima con Brahim Diaz e poi con Kalulu, ma l’ultima assistenza per Rafa non viene sfruttata dal 17 rossonero che anzichè tirare di prima intenzione tenta un’improbabile e inutile giocata. Quando parte palla al piede però Leao è uno spettacolo, come quando al minuto 11 si porta dietro l’intera difesa veneziana. Addirittura impressionante l’accelerazione al 35’, il cross radente del portoghese non trova Florenzi e Rebic per un soffio. Al 39’ ci prova dal limite, dopo un dribbling stretto che manda al bar il suo marcatore, ma la sassata sibila alta sulla traversa. Solita partita a fiammate, stavolta però senza il guizzo vincente. 6,5

REBIC – Imbeccato in profondità al 5’ da un ottimo lancio di Kalulu, tenta una conclusione che però risulta del tutto fuori fuoco. Al 25’ la connection con Tonali da calcio d’angolo rischia di confezionare un’altra perla dopo quella di Torino: purtroppo stavolta l’imperiosa incornata di Ante finisce alta. Bravo a scambiare con Kalulu in occasione della grande occasione rossonera in chiusura di primo tempo. Si danna in un pressing altissimo su tutti i veneziani ma in questo modo poi risulta poco lucido in zona gol. 6

SAELEMAEKERS – Quando al 76’ prende palla a centrocampo e inizia a dribblare uno dopo l’altro tutta la squadra del Venezia, tutti i 28.000 di San Siro si stropicciano gli occhi. Alla fine Caldara deve abbatterlo e rimediare un giallo. Al minuto 82’ però nessuno può far nulla per impedire che il giovane Alexis confezioni l’assist perfetto per Hernandez che timbra il 2-0. Per chiudere in bellezza il match tenta anche la via del gol con una botta secca che il portiere veneziano devia come può oltre la traversa. Spettacolare. 8

HERNANDEZ – Non sta vivendo un momento particolarmente brillante, ma oggi entra rivolta la partita come un calzino. Prima quel piatto sinistro vellutato che mette in porta Brahim Diaz e regala il vantaggio al Milan. Al 78’ ci prova anche su punizione dalla lunga distanza, ma il portiere veneziano respinge come può. E per finire il gol che sigilla il match e che arriva puntuale per Theo dopo l’assist pregevole di Saelemaekers.  8

TOMORI – Appena tocca palla San Siro si infiamma, anche quando si tratta di recuperi tutt’altro che complicati come quello che Fikayo sfoggia al 71’. 6

PELLEGRI – Viene accolto da un’autentica ovazione in campo, ma ci saranno tempi migliori per rendersi utile. 6

KESSIÈ – Entra negli ultimi 10 minuti, giusto in tempo per dare il via all’azione del raddoppio siglato da Theo Hernandez. 6

PIOLI – L’emergenza infortuni obbliga il tecnico emiliano ad un turnover probabilmente non voluto. La lista degli acciaccati è sempre più lunga, con Kjaer che va ad aggiungersi ai vari Ibrahimovic, Giroud, Calabria, Bakayoko, Krunic, Plizzari e Messias fuori condizione, così Pioli punta tutto su Kalulu e regala spazio anche al giovane Gabbia, fin qui mai utilizzato. Le risposte che arrivano dalla panchina non sono pienamente soddisfacenti e infatti per sigillare il risultato e portare i 3 punti a casa servono i cambi, in primis Saelemaekers e Theo Hernandez, subentrati a Florenzi e Ballo Tourè. 6,5

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