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Super Milan contro la Roma: Pioli offre una lezione di calcio a Mourinho

Sono tre i rossoneri in copertina, ma tutta la squadra gioca una gran partita.

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MAIGNAN – Entra in campo con due tenaglie al posto delle mani. Prima abbranca un pallone con un’uscita a terra eccellente, poi sventa su Zaniolo al 25’ rispedendo al mittente il tentativo giallorosso di rientrare in partita. Il vero miracolo però superMike lo sfodera al 39’ quando devia in angolo una deviazione di testa di Abraham. Purtroppo sul corner seguente è costretto ad inchinarsi per raccogliere il pallone in fondo al sacco, per un’altra deviazione sotto misura del centravanti inglese. Al 60’ confeziona un’altra bella parata ancora sull’ex Chelsea ma dopo due minuti indossa il mantello da supereroe sventando con un una doppia prodezza un’offensiva giallorossa. 7,5 

FLORENZI – Sente la partita, comprensibilmente, e per questo ci mette una garra eccezionale. Anche troppa visto che tenta almeno quattro conclusioni da lontanissimo senza impensierire la sua ex squadra. Al 75’ però è sfortunatissimo: calcia una punizione dal limite pennellata che va a schiantarsi sotto l’incrocio dei pali. 7 

KALULU – È il più giovane in campo e si vede. L’impegno che ci mette è fuori discussione ma il liscio al 25’ che mette Zaniolo in condizione di arrivare a tu per tu con Maignan è grave. Poi si scrolla di dosso la tensione riesce a giocare una partita ricca di contenuti interessanti. 6,5

GABBIA – Attento in anticipo, non altrettanto negli appoggi ai compagni una volta riconquistata palla. Gioca comunque una partita senza sbavature, aiutato dal grande aiuto offerto dal resto della squadra. 6,5 

HERNANDEZ– Con la fascia di capitano al braccio tenta subito una gran conclusione dal limite al 4’ su cui Abraham mette un braccio galeotto da cui nasce il rigore per il Milan trasformato da Giroud. Si applica con particolare attenzione anche in fase difensiva garantendo una preziosa assistenza a Gabbia. Ottima la giocata al 74’ che costringe Karsdorp al doppio giallo e all’espulsione. Partita da capitano coraggioso. 7

KRUNIC – Il suo apporto alla causa, anche in un ruolo non suo, lo offre indubbiamente, ma deve perdere il viziaccio di ostinarsi a portar palla quando è pressato. Anche contro la Roma perde un paio di palloni pericolosi, ma in campo si fa sentire e sembra integrarsi molto bene con Tonali. Ha un’ottima opportunità per chiudere il match in avvio di ripresa ma cincischia e spreca. Ammonito per un brutto fallo su Pellegrini al 55’, esce subito dopo. 6,5

TONALI – È l’uomo su cui Pioli poggia l’intera impalcatura rossonera. Sandro risponde presente e con un paio di entrate decise suona subito la carica. Regge il centrocampo rossonero con un’autorevolezza e una classe da veterano. Sembra un vecchio di 30 anni, non un ragazzino del 2000, e questo è il più grande complimento per Tonali. 7,5

MESSIAS – Tocca il suo primo pallone al 16’ e lo spedisce in fondo al sacco dopo una follia difensiva del romanista Ibanez. Quando va via sulla destra fa letteralmente ammattire Vina e lo stesso Ibanez. 7

BRAHIM DIAZ – Parte con le marce alte, intenzionato a riscattarsi dopo il mese oscuro vissuto a dicembre. Tenta anche un paio di giocate che però non gli riescono. In avvio di ripresa cerca di scrollarsi di dosso la ruggine accumulata e al 50’ scaraventa un destro potente e preciso verso la porta avversaria ma Rui Patricio è salvato dalla traversa. Grave invece il gol sbagliato al 67’ dopo un ottimo cross di Giroud, ma la verve messa in campo dall’ex Real, specie nella ripresa, è un gran segnale di ripresa. 6,5

SAELEMAEKERS – Quantità e qualità al servizio della squadra, con una buona dose di leadership in aggiunta. Non è Leao nè Rebic, ma con Messias sulla fascia destra, il ruolo di equilibratore del belga resta prezioso. 6,5

GIROUD – Glaciale in occasione del calcio di rigore trasformato al 7’, malgrado i due minuti abbondanti di discussioni e indecisioni al Var. Gli capita anche l’occasione per raddoppiare immediatamente, ma il suo sinistro si stampa sul palo, salvo poi essere ribadito in rete da Messias. Nella ripresa inizia a perdere i duelli aerei con i romanisti, Pioli se ne accorge e lo richiama in panchina. Prima di uscire però mette un pallone morbido sui piedi di Brahim Diaz solo davanti al portiere. È sicuramente meno bomber di Ibra, ma l’apporto offerto dal francese alla manovra della squadra è impagabile. 7

BAKAYOKO – Entra per l’ultima mezz’ora e il primo pallone che tocca è un controllo sbagliato di 3 metri. Poi si scuote e sfodera alcune giocate difensive degne del vecchio Bakayoko. 6,5

LEAO – Non segnava da tanto, ma non può rifiutare l’opportunità offertagli dal prezioso lavoro di Ibra: parte tutto solo verso la porta di Rui Patricio e lo inchioda con una sassata sotto la traversa che di fatto chiude il match. Prova a ricambiare il favore conquistando il rigore al 94’ che cede a Ibra, ma lo svedese non ne approfitta.  7,5

IBRAHIMOVIC – Il tocco del fuoriclasse: ostacola Smalling e libera un’autostrada per il gol del 3-1 di Rafa Leao. Conferma il suo disastroso momento no dal dischetto sbagliando allo scadere il suo duecentesimo rigore da quando è tornato al Milan. 6

CONTI – Pioli gli concede una specie di passerella prima della sua ormai imminente cessione all’Empoli. Un po’ arrugginito, ma l’ex Parma fa il suo. 6

MALDINI – s.v.

PIOLI – «Dobbiamo stringere i denti e resistere». Queste parole di Pioli sono datate 8 gennaio 2021. È passato addirittura un anno fa e non è cambiato nulla, a Milanello è sempre emergenza infinita: oltre al lungodegente Kjaer, a Pellegri e Plizzari, a  Kessiè, Bennacer e Ballo-Tourè partiti per la Coppa d’Africa, alla vigilia del match contro Mourinho vanno ad aggiungersi alla lista degli indisponibili anche i positivi Romagnoli, Tomori, Calabria, Tatarusanu e Castillejo. Praticamente un’ecatombe. La strategia, con la difesa titolare fuori, può essere solo una, tenere la Roma più lontano possibile dall’area di rigore avversaria. E infatti il Milan inizia con un pressing altissimo portato da almeno 6 rossoneri che produce subito i suoi frutti: pronti via e subito rossoneri in vantaggio per 2-0. Il gol subito nel finale del primo tempo da Abraham potrebbe minare le flebili certezze di una squadra decimata, invece nella ripresa Giroud e compagni entrano ancora più convinti e, dopo aver colpito due clamorose traverse con Diaz e Florenzi, chiudono in bellezza con la terza rete di Leao. 7,5

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