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Analisi

Milan-Belotti: pro e contro di un affare possibile

La dirigenza milanista sta seriamente pensando all’acquisto di un nuovo centravanti in vista della prossima stagione

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La dirigenza milanista sta seriamente pensando all’acquisto di un nuovo centravanti in vista della prossima stagione, stando ai continui problemi fisici di Zlatan Ibrahimovic (che ad ottobre compirà 41 anni e che deve ancora decidere se proseguire la sua carriera o ritirarsi) e all’età non più così verde di Olivier Giroud che è un classe ’86. Detto che Maldini e Massara non potranno disporre di cifre colossali sul mercato in estate e che la rosa andrà puntellata anche in altri reparti, l’idea è quella di strizzare l’occhio a qualche elemento di qualità ma che sia reperibile a prezzi moderati.

Occasione

Uno di questi, forse il più illustre, è certamente Andrea Belotti che il prossimo 30 giugno si svincolerà dal Torino a parametro zero non avendo accettato la proposta di rinnovo del club granata. L’attaccante della nazionale (30 anni) è da tempo nel mirino del Milan e l’opportunità di portarlo in rossonero senza versare un centesimo per il suo cartellino solletica non poco i dirigenti milanisti. Belotti, inoltre, è consapevole del ruolo che andrebbe ad occupare a Milano e, nonostante garanzie di titolarità non ne avrebbe, preferisce comunque un’esperienza simile piuttosto che avere il posto fisso in una squadra media.

Interrogativi

I contro, però, esistono: l’attuale capitano del Torino vive da un paio d’anni un’involuzione preoccupante e la sua totale inesperienza a livello internazionale potrebbe rappresentare un ostacolo per il Milan, soprattutto nelle partite di coppa. Del resto, anche ai recenti Europei Belotti è apparso impacciato al cospetto delle difese avversarie e, sostanzialmente, non ha toccato un pallone nelle gare in cui è stato impiegato. Da non sottovalutare, poi, anche qualche acciacco fisico di troppo accusato dal centravanti nelle ultime due stagioni, problema di cui al Milan non sembra esserci davvero bisogno.

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