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Analisi

E’ ora di giocare i recuperi per non avere un campionato falsato

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Dopo 28 giornate di campionato, la lotta scudetto, quelle per i piazzamenti europei e quella per la salvezza restano apertissime ed avvincenti. La corsa al titolo vede il Milan al comando della classifica con 2 punti di vantaggio sull’Inter e 3 sul Napoli, anche se la graduatoria è bugiarda perché i nerazzurri hanno una partita in meno rispetto alle rivali, causa del rinvio nel gennaio scorso della gara di Bologna, rimandata per le troppe positività al Covid. E così, ogni qual volta si parli della vetta del campionato, c’è sempre l’asterisco e la postilla di un incontro che forse riporterà l’Inter in testa.

Modernità

Sono ormai due mesi che la partita non si recupera, la Lega si giustifica con il calendario intasato, ma questo è il risultato della bulimia voluta dal calcio moderno che piace a molti tifosi, assai meno ai veri appassionati. Con la serie A a 20 squadre, le coppe europee allargate alle prime 7-8 partecipanti di ogni campionato, i tornei con partite spalmate dal venerdì al lunedì e gli anni comunque lunghi 365 giorni come sempre, la sfida ad infilare gare di recupero appare effettivamente ardua. Trent’anni fa le gare rinviate venivano giocate entro un mese, oggi ne passano a volte anche 3 o 4.

Correttezza

Eppure, tutto ciò non è giusto e rischia di falsare il campionato, tanto in vetta quanto in coda dove, ad esempio, la Salernitana e l’Udinese hanno ben due incontri in meno degli altri. Il Milan non può continuare a giocare senza sapere se il suo primato sia reale o virtuale, così come l’Inter ha necessità di conoscere la vera classifica, di capire se impostare una rimonta sui dirimpettai cittadini o tornare al comando dopo il sorpasso milanista dello scorso febbraio. E’ impensabile che i nerazzurri recuperino la gara di Bologna oltre aprile, quando gli scontri e i punti peseranno doppiamente rispetto ad ora, sarebbe invece necessario conoscere finalmente l’effettiva classifica della serie A.

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