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Analisi

Chi crede al Milan e chi ancora no

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Il Milan è primo in classifica con 66 punti, 3 in più del Napoli, 6 in più dell’Inter (che ha però una gara in meno) e 7 in più della Juventus. Un primato che la squadra di Stefano Pioli ha costruito aggiungendo mattone dopo mattone, un lavoro iniziato ad ottobre del 2019 e che ha incominciato a dare i suoi frutti nella seconda parte di quella stagione che appare oggi lontana anni luce e che è invece vecchia di appena due anni o poco più. Oggi il Milan è una compagine solida e consapevole del proprio valore, non certo perfetta e neppure invincibile, ma assolutamente in grado di giocarsi lo scudetto fino alla fine.

Giudizi

Eppure, nonostante ciò, i pareri sul primo posto rossonero sono tutt’altro che univoci, anzi, da più parti permangono dubbi e perplessità circa le possibilità che la formazione milanista resista al comando della serie A per le 8 giornate che la separano dal primo scudetto dopo 11 anni di delusioni e bocconi amari ingoiati. Al di là dell’opinione dei tifosi (quelli del Milan vedono tutto rossonero, quelli dell’Inter parlano di scudetto regalato dai nerazzurri, quelli del Napoli sono ancora fermi al rigore non concesso a Osimhen per intervento di Tomori), i pareri non sono così simili fra di loro per gli addetti ai lavori.

Opinioni

Nei salotti di Sky Sport, ad esempio, Giuseppe Bergomi e Luca Marchegiani giudicano il Milan come la favorita per lo scudetto. Fa loro eco l’ex capitano rossonero Massimo Ambrosini, oggi opinionista per Dazn, che parla di squadra ormai matura per il traguardo tricolore. Di tutt’altro avviso è Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, che vede ancora l’Inter favorita per il titolo, così come Alessandro Costacurta (altro ex campione milanista) conserva ancora qualche dubbio circa la tenuta mentale della capolista, a suo giudizio troppo giovane per gestire i momenti più delicati della stagione.

Conclusioni

Premesso che ogni giudizio ed ogni idea personale va ascoltata e rispettata, l’impressione è che sul Milan ci sia una severità esasperata nei pareri. In fondo, i rossoneri sono in testa al campionato dopo 30 giornate e non ad inizio campionato, hanno vinto gli scontri diretti contro Inter e Napoli, viaggiano a ritmi altissimi ormai da un anno, insomma non appaiono gli ultimi sprovveduti. Certo, il gruppo è giovane, quasi nessuno dei calciatori ha mai vinto un titolo (allenatore compreso), ma la solidità e la continuità mostrate dal Milan finora dovrebbero indurre all’unanime giudizio che, al di là di come andrà a finire, i rossoneri sono in grado di battagliare fino alla fine.

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