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Il Milan soccombe sotto i colpi di Lautaro e del VAR

Niente finale di Coppa Italia, a Roma va l’Inter dopo un 3-0 rotondo macchiato per da un’incomprensibile decisione dell’arbitro Mariani che annulla il gol di Bennacer che aveva riaperto il discorso qualificazione.

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MAIGNAN – Assolutamente incolpevole sulla sassata di Lautaro che al 3’ inchioda il francese a raccogliere il pallone in fondo al sacco. Alla fine ne incassa 3 senza avere responsabilità. 6 

CALABRIA – Inizio un po’ in sordina, poi un battibecco con Correa lo scuote e Davide inizia a farsi sentire sulla fascia destra. Nella ripresa cala molto di intensità e nel finale esce in vista della trasferta romana. 5,5 

KALULU – Rischia una giocata pericolosissima in disimpegno a partita appena iniziato. Scampato il pericolo, il francesino riacquista la consueta serenità e svolge al meglio il suo compito. Sfortunato in occasione del 3-0 interista, quando un suo intervento alla disperata sbatte sui piedi di Gosens e finisce in porta. 6

TOMORI – Si fa sorprendere da Lautaro dopo appena 3 minuti, un errore non da Tomori. Stranamente a disagio con il pallone tra i piedi al 22’, anzichè liberare rischia di regalare una buona opportunità all’Inter. Responsabile, purtroppo, anche in occasione del raddoppio interista: è lui a salire in colpevole ritardo e lasciare Lautaro libero di firmare il 2-0. Una delle peggiori partite di Fikayo da quando è arrivato al Milan. 5 

HERNANDEZ – Tenta un paio di volte la percussione solitaria finendo per schiantarsi contro il muro nerazzurro. Un errore che il francese finisce per commettere spesso. Protagonista di un’azione discussa sul finire del primo tempo: un recupero in velocità su Correa, giudicato però falloso da Mariani che finisce anche per ammonire Theo. Al 54’ la fotografia del suo momento: ruba palla sulla trequarti e si invola con tutte le opzioni di passaggio a disposizione, ma alla fine tenta la più sbagliata: un tiraccio da 40 metri che finisce abbondantemente fuori. Al 95′ scaraventa fuori quello che avrebbe potuto essere il gol della bandiera. 5

BENNACER – Dimostra fin dalle prime battute di essere l’uomo più in forma del Milan. Da una palla strappata da Ismail a un avversario nasce l’occasione più nitida per i rossoneri nel primo tempo alla mezz’ora. Al 52’, dopo aver rubato un gran pallone in mezzo al campo, si addormenta e se lo fa scippare a sua volta innescando una pericolosa ripartenza di Lautaro, per fortuna disinnescata da Maignan. Sembra il segnale di un Bennacer in affanno e invece è proprio l’algerino che segna il gol del 2-1, annullato da Mariani per un cervellotico fuorigioco di posizione di Kalulu. Esce subito dopo stremato. 6,5

TONALI – Libera un paio di volte a centro area, facendosi trovare pronto al posto di Tomori e Kalulu. Si divora un gol clamoroso al 31’ dopo aver innescato un contropiede gigantesco impreziosito da un ottimo triangolo con Leao. Ma i movimenti in mezzo al campo non soddisfano Pioli che lo richiama spesso e all’intervallo lo sostituisce con Brahim Diaz. 5,5

SAELEMAEKERS – Si fa vivo alla mezz’ora con una rasoiata di destro dal limite che costringe Handanovic al grande intervento in tuffo. Per il resto poco o nulla e Pioli lo lascia negli spogliatoi all’intervallo. 5

KESSIÈ – È suo il primo tiro in porta del Milan, ma è fuori di poco. L’ivoriano, schierato nell’ormai consueto ruolo di trequartista, si abbassa spesso per offrire supporto ai suoi compagni di reparto. Nella ripresa Pioli lo riporta alla sua posizione abituale, ma Franck è confusione e poco altro. 5

LEAO – Cerca subito le sue proverbiali giocate sulla sinistra, ma Skriniar e Darmian fanno buona guardia su di lui. Al 29’ si libera bene in area e scarica un sinistro che colpisce Handanovic, fortunato nella circostanza. Dopo due minuti mette la palla giusta sui piedi di Tonali, che però apre troppo il piattone e la mette a lato. Nella ripresa è dai suoi piedi che partono le offensive più pericolose del Milan, ma il portoghese si accende a tratti e le sue pause sono troppe e troppo lunghe. 6

GIROUD – Una sua sponda geniale al 12’ mette in moto Kessiè che tenta la prima conclusione a rete per il Milan. Si trova sulla traiettoria di un destro di Tonali, comunque indirizzato fuori, che lo colpisce sulla schiena. Nella ripresa, soverchiato dai giganti nerazzurri, si smarrisce e non riesce più a essere decisivo. 5

MESSIAS – Si fa notare per un paio di cross sballati e alcune giocate scombiccherate che capisce solo lui. Incompreso. 5

BRAHIM DIAZ – Pioli punta tutto su di lui per ribaltare la situazione di svantaggio all’intervallo ma lo spagnolo sembra aver perso lo smalto e il controllo di palla a inseguire appena entrato ne è una lampante dimostrazione. Poi però una brillante percussione dell’ex Madrid al 50’ costringe Skriniar al giallo. E da quel momento la partita per Brahim cambia: diventa una spina costante nel fianco della difesa dell’Inter senza però riuscire a lasciare il segno. 6

KRUNIC – s.v.

GABBIA – s.v.

LAZETIC – s.v.

PIOLI – Recupera in extremis Calabria, ma anche così il tabellino di inizio gara recita: Inter, indisponibile nessuno; Milan, indisponibili Kjaer, Romagnoli, Florenzi e Ibra. Lo sconfortante leitmotiv di tutta la stagione. Il primo tempo è uno shock per Pioli: pronti via e subito vantaggio interista. La reazione rossonera è apprezzabile con almeno 5 palle gol nitide per il Milan, tutte non sfruttate, ma nel finale arriva puntuale il raddoppio nerazzurro. Nella ripresa l’occasione per riaprire la partita arriva con il gol di Bennacer, annullato in maniera sconcertante dall’arbitro su segnalazione del Var. Da quel momento i rossoneri escono di scena e concedono anche il terzo gol all’Inter. 5,5

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