Entra in contatto con noi

Analisi

Milan: i pericoli delle ultime tre giornate

Pubblicato

il

Ormai manca poco alla fine del campionato, ogni punto è importante, ogni giocata può essere decisiva, ogni gol si può tramutare in quello della svolta definitiva, in un verso o nell’altro. Il Milan ha battuto Lazio e Fiorentina al fotofinish, ha raggiunto la terza vittoria consecutiva in serie A ed è a sole tre partite dal coronamento di quel sogno scudetto, ben undici anni dopo l’ultima volta, il digiuno più lungo negli ultimi quaranta. Ma la guardia deve essere alta, il traguardo è vicino ma non ancora in tasca, insomma val la pena citare il celebre proverbio trapattonianonon dire gatto se non ce l’hai nel sacco“.

Ostacoli

E tra il Milan e lo scudetto ci sono ancora tre gare e quindi tre squadre: Verona e Sassuolo in trasferta e in mezzo la sfida casalinga contro l’Atalanta. Un calendario non certo semplice per i rossoneri che il titolo dovranno sudarselo al cospetto di avversari tutt’altro che malleabili, come del resto non lo sono stati Lazio e Fiorentina. Partiamo dal Verona, una delle formazioni più in forma del momento e con quello stadio Bentegodi che al Milan evoca i tracolli del 1973 e del 1990 quando i rossoneri lasciarono sul prato veronese due scudetti che sembravano alla propria portata.

Insidie

I gialloblu di Tudor giocano all’attacco ed hanno un tridente (Barak-Caprari-Simeone) che per numeri è fra i migliori d’Europa, ma in generale sono gruppo compatto, umile ma determinato, specchio perfetto dell’allenatore croato. Non è, viceversa, il miglior momento della splendida avventura di Gian Piero Gasperini all’Atalanta, una squadra che è nettamente più perforabile rispetto agli anni scorsi ma che in trasferta si esprime meglio che in casa. Infine il Sassuolo, altra compagine che fa del gioco e del ritmo le sue armi vincenti e con un Berardi che mai come quest’anno si sta esprimendo ad alti livelli.

Analogie

Guardando le gare giocate finora, appare evidente come il Milan abbia faticato maggiormente contro squadre chiuse (Bologna, Salernitana e Torino, tanto per fare gli esempi più recenti), mentre formazioni più aperte e votate al gioco offensivo (come Lazio e Fiorentina) hanno concesso più spazi e più occasioni ai rossoneri, e Verona, Atalanta e Sassuolo hanno proprio queste caratteristiche. Veronesi ed emiliani, inoltre, giocano ormai solo per orgoglio e se aggredite con cattiverie potrebbero mollare prima del previsto, come mostrato dal Sassuolo a Napoli. La sfida finale è lanciata.

Clicca per commentare

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento