Entra in contatto con noi

Analisi

Ora ci pensano due volte prima di lasciare il Milan

La vittoria dello scudetto potrebbe aver fatto cambiare idea a qualcuno, ovvero a quei giocatori a cui il contratto scadrà fra 2-3 anni, come Leao o Theo Hernandez

Pubblicato

il

Il trionfo del Milan nell’ultima serie A ha confermato la bontà del lavoro del club rossonero, pressoché perfetto dalla società alla dirigenza, dall’allenatore ai calciatori, fino ai tifosi che hanno messo da parte le delusioni dell’ultimo decennio per riempire in massa tutti gli stadi d’Italia e “scortare” la squadra verso lo scudetto 11 anni dopo l’ultima volta. Una vittoria che ha fatto passare in secondo piano l’addio di Franck Kessie ed Alessio Romagnoli, entrambi in scadenza di contratto e che, proprio come Calhanoglu e Donnarumma un anno fa, non hanno rinnovato lasciando Milanello a parametro zero.

Idee

Una strategia che non ha convinto tutti pienamente, perché va bene non lasciarsi ricattare da calciatori e procuratori, ma probabilmente perdere elementi importanti della rosa senza intascare nemmeno un centesimo non è propriamente saggio per un club che fa della sostenibilità economica uno dei capisaldi del proprio progetto. Va detto, poi, che Calhanoglu e Romagnoli non hanno voltato la faccia al Milan, ma ne hanno fatto semplicemente una questione economica, al contrario di Donnarumma e Kessie che alle promesse non hanno fatto corrispondere i fatti.

Cambiamento

La vittoria dello scudetto, però, potrebbe aver fatto cambiare idea a qualcuno, ovvero a quei giocatori a cui il contratto scadrà fra 2-3 anni, come Leao o Theo Hernandez e che potenzialmente potrebbero diventare i nuovi Calhanoglu e Kessie. La vittoria del titolo ha confermato quanto il progetto del Milan (sempre se ricalcato anche dalla nuova proprietà) sia lungimirante e studiato, motivo per il quale in molti potrebbero sposarlo su una fiducia ora concreta, ascoltando Maldini, ad esempio, e non lasciandosi travolgere dal tintinnio dei dobloni esteri, perché vincere col Milan è probabilmente un’emozione che altrove è impossibile provare. E le emozioni, si sa, non hanno prezzo.

Clicca per commentare

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento