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Analisi

Milan: l’emergenza del centrocampo

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Le prime due uscite ufficiali della stagione sono state buone per il Milan campione d’Italia che ha raccolto 4 punti su 6 contro avversarie non semplicissime come Udinese ed Atalanta. Ciò nonostante, la squadra di Pioli ha evidenziato anche qualche difficoltà, qualcuna legata alla condizione atletica non ancora ottimale, qualche altra che invece ha origini strutturali, soprattutto a centrocampo dove è partito Kessie e sono arrivati i soli Adli e Pobega che, al momento, non si sono visti, oltre al fatto che Bakayoko è ormai fuori dal progetto milanista e Tonali è reduce da qualche noia fisica.

Mercato

La fortuna dei rossoneri è che il calciomercato è ancora aperto e che le lacune si possono ancora colmare. Sulla linea mediana sono necessari rinforzi, perché numericamente questa rosa non può sostenere tre competizioni ed un calendario molto più compresso rispetto all’anno scorso. Impossibile arrivare a nomi altisonanti, Paolo Maldini e Frederic Massara stanno valutando elementi provenienti dall’estero nonostante costi discretamente alti, preferiti all’usato sicuro proveniente dall’Italia (Duncan o Tameze per il quale il Verona spara altissimo).

Esigenze

Ma le richieste e le necessità di Pioli si sono tramutate in emergenza, anche all’indomani dell’infortunio di Rade Krunic che si era ben comportato contro l’Udinese e nelle ultime partite dello scorso campionato. Affrontare la stagione con questi uomini a centrocampo è un rischio enorme per il Milan, sia per le potenziali assenze (infortuni e squalifiche) e sia per una fisiologica rotazione che, soprattutto nelle grandi squadre, è di vitale importanza per arrivare in fondo a tutte le competizioni. Negli ultimi giorni di mercato, insomma, la dirigenza milanista dovrà mettere una toppa ad un reparto in emergenza.

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