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Analisi

Milan: ora Leao preoccupa

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Male. Molto male. Le prestazioni di Rafael Leao nelle prime due giornate di campionato sono state altamente insufficienti, soprattutto perché negli occhi e nella mente della gente c’erano le scintillanti uscite del talento portoghese nella seconda parte della scorsa stagione, quando le giocate superlative, i gol e gli assist di Leao avevano incantato il popolo milanista e trascinato la compagine di Pioli alla conquista dello scudetto. E così l’attaccante lusitano era (ed è) atteso alle conferme in quella che dovrebbe essere l’annata della sua definitiva esplosione e consacrazione.

Sufficienza

E invece, Leao è apparso svogliato ed involuto sia contro l’Udinese che contro l’Atalanta quando, addirittura, Pioli lo ha sostituito a metà ripresa. Qualche scatto, un paio di conclusioni pericolose verso la porta avversaria, ma di certo il fuoriclasse ammirato l’anno scorso è al momento latitante, senza gol all’attivo e senza quegli strappi devastanti che mettono i compagni nella condizione di spingere solamente la palla in rete. Inutile dire che recuperare il miglior Leao sia fondamentale per Pioli e per un Milan che non può prescindere dal miglior calciatore della scorsa serie A.

Contratto

Infine, ecco pure il nodo contrattuale: l’accordo fra i rossoneri ed il portoghese scade il 30 giugno 2024, le pratiche per il rinnovo sono iniziate, ma la quadra fra il Milan e Jorge Mendes, procuratore del calciatore, è ancora lontana e la distanza fra domanda ed offerta parecchio ampia. Difficile dire se la questione del contratto stia incidendo sul rendimento di Leao, probabilmente in nessun modo, ma certamente è necessario che tutti i tasselli vadano al proprio posto a breve e che l’attaccante lusitano torni ad essere lo sfavillante protagonista delle domeniche milaniste.

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