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Il Milan vince una partita complicata: due vecchi leoni tornano a ruggire

Sembrava un match senza storia dopo un primo tempo dominato, con un gol fatto, un altro annullato e diverse palle gol sciupate. Poi l’espulsione di Leao in avvio di ripresa e il pareggio della Samp rischiano di mandare a monte i piani rossoneri. Però ci pensano Giroud che raddoppia e Kjaer che blinda la difesa.

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MAIGNAN – Prova a baciare la traversa che lo salva dalla bordata di Djuricic che lo scavalca al minuto 11. Anticipato, come tutti i suoi compagni, dal serbo che inzucca sul primo palo e coglie il momentaneo pareggio per la Samp. Bravo nel finale a chiudere la porta due volte e a farsi assistere dal palo su conclusione impossibile di Verre. 6,5 

CALABRIA– Prende una manata in faccia dopo 10 minuti e rimedia un occhio pesto, ma la botta non gli impedisce di salvare la porta al quarto d’ora dopo una pallaccia persa da Kalulu a metà campo. Si sdoppia in un lavoro estenuante tra difesa e attacco ed è uno dei più propositivi della squadra, da buon capitano. Eccellente l’anticipo su Augello al 94’ che fa respirare la squadra e costringe al giallo il doriano. 7

KJAER – È tornato dopo 9 mesi e ha trovato un Milan cambiato, che difende in maniera molto diversa rispetto a quando Simon era la colonna portante del reparto rossonero. Il danese però è troppo intelligente per non capire come adeguarsi a questa nuova fase difensiva. Non ha indubbiamente la velocità di Tomori e Kalulu ma il senso della posizione del 24 è impagabile. Nel finale blinda la porta di Maignan con la sua infinita esperienza. 7

KALULU – La duttilità di questo ragazzo è impressionante: dopo aver traslocato dalla fascia al centro, oggi che il suo partner è Kjaer è lui a giocare sul centrosinistra. Pierino deve però crescere in attenzione ed evitare palloni persi a metà campo come quello che al 15’ offre un’autostrada alla Samp. Alla fine risolve Calabria a cui Kalulu dovrà pagare una cena. Un po’ ingenuo anche al 38’ quando si fa mettere in mezzo da due doriani e alla fine è costretto a far fallo dando vita a una punizione pericolosa per il Milan. Molto attento invece al minuto 84 a chiudere una pericolosa azione doriana e ripartire accompagnando Giroud nella metà campo avversaria. Nel complesso una partita giudiziosa. 6

HERNANDEZ – Straordinaria chiusura difensiva di Theo al 5’ che vale letteralmente come un gol. Poi il francese inizia a spingersi anche in avanti, tenta un paio di conclusioni sballate ma offre anche una palla gol sublime per Giroud che spara su Audero a colpo sicuro. Anche in inferiorità numerica prova a rendersi pericoloso e al 62’, addirittura di destro, costringe Audero a una grande deviazione in angolo. Mezzo voto in meno per una palla persa in uscita, molto grave, proprio nel momento di maggior pressione doriana. 6,5

TONALI – Si avvicina alla panchina al 22’ per un problema alla caviglia e Pioli sbianca, per fortuna nulla di grave. La giocata che confeziona a metà campo allo spirare del primo tempo è un concentrato di potenza, classe, tecnica e intelligenza. Lucido, non si sa come, al 90’ quando stoppa Verre in area di rigore che aveva già superato in tunnel due rossoneri. Clonatelo. 7

POBEGA – Gli si chiede un pizzico di personalità in più per far sentire maggiormente la sua fisicità e anche le sue qualità tecnico-tattiche. E sul finale di un primo tempo timido ma inappuntabile, Tom inventa una giocata di prima per Theo che crossa subito in mezzo su Giroud: la più bella palla gol del Milan del primo tempo. Non altrettanto preciso nel 4 contro 2 in pieno recupero e occasione sfumata. Nella ripresa la battaglia cresce di intensità e Pobega prova a lottare. Esce a 10 minuti dalla fine. 6,5

MESSIAS – Si fa trovare al posto giusto al momento giusto e, malgrado un sinistro tutt’altro che indimenticabile, buca Audero e porta in vantaggio il Milan al 6’. Gioca una partita di grande impegno, poi esce a inizio ripresa dopo l’espulsione di Leao. 6,5

DE KETELAERE – Innesca subito Leao dopo 2 minuti di gioco e cerca in questo modo di scuotersi. Ci riprova al 17’ ma stavolta i due non sembrano sintonizzati sulla stessa lunghezza d’onda e perdono il timing giusto per far male. Al 21’, su solito assist di Leao, spedisce anche la palla in fondo al sacco, ma dopo una review inspiegabile di un quarto d’ora, l’arbitro Fabbri annulla per un fuorigioco cervellotico fischiato a Giroud. Tanti momenti di pausa per il giovane belga che poi esce nella ripresa quando c’è da fare legna. 6

LEAO – La prima palla gol per il Milan finisce sui suoi piedi, ma il sinistro di Rafa al 2’ è rimpallato in angolo. Letteralmente mostruoso al 6’ quando strappa sulla sinistra portandosi a spasso l’intera difesa doriana: la conclusione naturale è il gol che garantisce il vantaggio rossonero. Mette sulla testa di CDK la palla giusta per il raddoppio, poi annullato, ma tenta diverse giocate importanti. Al 17’ però, nel tentativo di liberarsi di un avversario, sbraccia e rimedia un giallo pericoloso con tanto tempo da giocare. E infatti puntualmente arriva l’espulsione per un tentativo di rovesciata finito male con calcio in faccia a un avversario e conseguente secondo giallo. Un gesto grave che inguaia il Milan sia per tutto il resto del match con la Samp sia per il prossimo big match con il Napoli. 5,5

GIROUD – Entra in maniera decisiva nell’azione del vantaggio rossonero e lo fa anche in occasione del raddoppio, poi annullato a CDK: dopo il fuorigioco geografico fischiato a Oliviero la passata stagione contro il Napoli, altro offside assurdo contro il centravanti francese che vale l’annullamento del primo gol italiano di CDK. Forse innervosito, si divora due gol clamorosi nel breve volgere di 30 secondi, la prima volta trovando un grande Audero, la seconda concludendo fuori. Al 63’ ha la terza occasione per segnare, ma stavolta la zuccata di Oliviero su calcio d’angolo finisce a lato per colpa di una deviazione di mano di Villar: rigore netto per il Milan e gol dal dischetto di Oliviero bomber vero. Addirittura commovente nel finale: pur stremato continua lottare per far salire la squadra e a offrire supporto ai suoi compagni schiacciati dal tentativo di rimonta doriana. 7

TOMORI – Entra a frittata fatta e inaugura una originale difesa a tre obbligata vista l’inferiorità numerica. Gabbiadini lo supera in velocità e costringe Maignan alla parata difficile. Non da Tomori. 6

BENNACER – Gettato nella mischia per provare a difendere il vantaggio a 20 minuti dalla fine, Isma si fa in quattro ma a quel punto il Milan è troppo schiacciato dietro. 6

VRANCKX – Battesimo di fuoco per il ragazzino belga chiamato a difendere con le unghie e con i denti il fortino rossonero. Grande personalità e tanti palloni giocati, anche non banali. 6

PIOLI – Fa di tutto per tenere sulla corda i suoi ragazzi e stavolta infatti il Milan entra in campo con il piglio giusto e passa subito in vantaggio. Raddoppia anche con De Ketelaere ma l’arbitro annulla. Il peccato originale è non aver raddoppiato nel finale di primo tempo quando Giroud ha almeno due clamorose palle gol. E all’inizio della ripresa il rosso a Leao scombussola i piani rossoneri. Il pareggio di Djuricic viene subito annullato dal rigore trasformato da Giroud, a quel punto però Pioli sistema la squadra con un 5-3-1 che finisce per schiacciare troppo il Milan nella propria area di rigore e qualche rischio alla fine si corre. Ma i tre punti arrivano lo stesso e con loro un enorme sospiro di sollievo. 6,5

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