Entra in contatto con noi

Analisi

Gioco, singoli e cattiveria: ora è il Milan che fa la Juve

Dopo anni di tribolazioni contro i bianconeri, la squadra milanista è tornata a fare la voce grossa e a vincere.

Pubblicato

il

L'esultanza dei giocatori del Milan dopo la vittoria con la Juventus (© Agenzia Fotogramma)

Sabato pomeriggio è sembrato un po’ che il Milan abbia giocato al gatto col topo contro una Juventus in ripresa ma ancora insicura e titubante. Buon avvio dei bianconeri, Milan sornione, pericoloso con due pali di Leao, poi col fortunoso ma voluto gol di Tomori a fine primo tempo, i campioni d’Italia hanno preso in mano la partita, condotta con maestria da una squadra ormai fortissima, di testa, di gambe e di tecnica, capace di pungere in contropiede, trovare il 2-0 e poi far sfogare la sterile veemenza juventina, in barba alle tante assenze e agli strascichi del ko di Londra in coppa.

Percorso

E’ un grande Milan quello costruito da Maldini, Massara e Pioli. Grande nel gioco (chiunque scenda in campo non fa quasi mai rimpiangere chi non c’è), ma anche nella mentalità, perché i rossoneri affrontano le gare col piglio dei più forti, gestiscono i vari momenti, non hanno paura, non si innervosiscono, iniziano a ricordare proprio quella Juve che per 9 anni ha fatto man bassa della serie A. E’ sempre antipatico paragonare squadre ed epoche, ma la netta sensazione avuta anche sabato è che fra bianconeri e rossoneri ci sia stato un passaggio di consegne chiaro ed evidente.

Futuro

Pioli ha stregato Allegri con la condizione atletica straripante dei suoi, con il talento e con la tattica, adattando Pobega a fare un ibrido fra mezzala e mediano, inserendo Gabbia (che si è ben comportato contro colossi come Milik e Vlahovic) e rilanciando un Brahim Diaz in grande forma che ha disputato una gara di sostanza, trovando pure il gol del 2-0. Una lezione di calcio su tutta la linea da parte di un Milan che non intende fermarsi dopo lo scudetto dell’anno scorso e che, anzi, ha voglia di aprire un ciclo tanto lungo quanto vincente.

Clicca per commentare

Devi essere loggato per postare un commento Accedi

Lascia un commento