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Analisi

La rabbia del Milan per ripartire

Più di una volta la squadra di Pioli ha saputo reagire alle sconfitte sfornando prestazioni eccezionali e vittorie di carattere.

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Il tecnico del Milan, Stefano Pioli (© Agenzia Fotogramma)

E’ certamente dura da digerire una sconfitta come quella di martedì sera contro il Chelsea, indirizzata da un episodio arbitrale che ha fatto gridare di rabbia l’intero popolo milanista e fatto parlare tutta Europa. Ma la vita va avanti e il calcio propone sempre una nuova occasione per ripartire, anche perché il calendario è fitto di impegni e l’incombente mondiale in Qatar costringe tutti a giocare pressoché sempre. Il Milan col Chelsea ha perso, è rimasto deluso e ferito, ma ha l’opportunità giusta per reagire e ripartire già domenica sera in casa del Verona.

Carattere

Già in altre circostanze, la compagine rossonera ha dimostrato di sapere reagire con temperamento e cattiveria alle sconfitte e alle cadute, come peraltro accaduto sabato scorso contro la Juventus dopo lo scivolone di Londra di tre giorni prima. Pioli ha inculcato ai suoi calciatori una filosofia tanto spicciola quanto redditizia: quando tutti si aspettano la nostra caduta, facciamogli vedere come ci rialziamo. Infortuni, squalifiche, torti arbitrali, calendari complicati: nulla ha mai bloccato il Milan in questi tre anni, anzi, più il fato si è messo di traverso e più i rossoneri hanno capovolto la situazione.

Mentalità

E’ una questione di testa, perché il tecnico milanista ha capito come plasmare il suo spogliatoio, anche dopo gli eccessi d’ira come accaduto martedì sera quando più di un calciatore appariva nervoso contro arbitro ed avversari. In molti attendono il primo vero periodo di crisi del Milan di Pioli che, viceversa, al di là di qualche sconfitta sporadica non è mai incappato in un reale momento di difficoltà. A Verona c’è la tradizione contraria, le assenze, il ko col Chelsea ed una squadra che avrà un nuovo allenatore, circostanza che storicamente al Milan digeriscono poco. Ma il Milan scommette ancora su sé stesso.

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