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Analisi

Il Milan è imploso, perfino la curva se n’è accorta

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Non fosse bastato lo 0-4 contro la Lazio, il Milan si è fatto strapazzare e disintegrare anche dal Sassuolo, una squadra che non vinceva da ottobre e che era quart’ultima in classifica. La formazione di Pioli è ormai accartocciata su sé stessa, ha paura di tutto, anche della propria ombra, busca gol come un colabrodo, fa una fatica immane a segnarne, non ha né gioco e né spunti individuali, i calciatori di livello sono irriconoscibili, quelli di minor qualità evidenziano tutti i propri limiti, inoltre la campagna acquisti estiva si sta rivelando disastrosa e non ha aggiunto nulla ad una rosa che andava potenziata.

Pubblico

Dopo il quarto gol della Lazio, i tanti tifosi milanisti arrivati all’Olimpico cantavano imperterriti, nonostante in campo da quasi un mese ci fosse una squadra inguardabile, neanche parente di quella che appena qualche mese fa festeggiava lo scudetto e che aveva già perso la Supercoppa e si era fatta sbattere fuori dalla Coppa Italia. Col Sassuolo, dopo l’1-4 di inizio secondo tempo, l’inossidabile Curva Sud continuava a cantare come se nulla fosse e poi, miracolosamente, dopo l’1-5, anche da quel settore si sono levati fischi e qualche coro negativo. Finalmente.

Utilità

Quale è esattamente il pro di cantare a squarciagola di fronte a scempi simili? Senso di appartenenza? Amore? Passione? Orgoglio? Tutto giusto, ma in alcuni casi questi sono alibi serviti su piatti d’argento a società, allenatori e squadra che non vengono mai messi al muro da una tifoseria che, in talune circostanze, è satura, stufa ed arrabbiata. Ben venga la passione della gente, anzi, è un miracolo che ancora ne esista in un calcio soffocato dal business, ma una squadra che in meno di un mese subisce quasi 20 gol e vince una partita su 7 va fischiata, contestata e sbattuta contro le proprie nefandezze.

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