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Analisi

Milan: mezza rosa con la valigia in mano

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Sarà una mini rivoluzione, anche se probabilmente non intaccherà la formazione titolare se non in piccola parte, a meno di cataclismi come, ad esempio, la cessione di Leao. Però è fuor di dubbio che l’organico del Milan che si radunerà a metà luglio agli ordini di Stefano Pioli (anch’egli saldamente al comando della truppa rossonera salvo disastri epocali) vedrà molte facce nuove e diversi addii che si consumeranno in gran parte tra le seconde linee di una rosa che lo scorso anno funzionava a meraviglia e che, invece, con l’avvento del 2023 ha iniziato a scricchiolare.

Ai saluti

Fra i sicuri partenti c’è Ciprian Tatarusanu, finito peraltro nel mirino della critica quando ha sostituito Maignan proprio nel momento in cui il Milan è colato a picco, che verrà rimpiazzato come dodicesimo dall’atalantino Sportiello. Sempre in porta, possibile anche l’addio di Antonio Mirante, ormai quarantenne e di cui prenderà il posto il colombiano Vasquez. Non sarà certo riscattato Dest (dare 20 milioni al Barcellona sarebbe una mossa tafazziana), probabilmente il peggior elemento dell’organico milanista, così come andranno via Bakayoko, Ballo-Touré e quasi certamente Rebic che ha mercato in Germania.

In dubbio

Fra color che son sospesi, invece, uno fra Saelemaekers e Messias potrebbe fare le valigie se a Milanello arrivasse (finalmente) il Berardi di turno, così come perplessità ci sono su Adli (che può andar via in prestito), su Origi (che, però, di mercato non ne ha) e, soprattutto, su Aster Vranckx che, nonostante il riscatto di 12 milioni da versare al Wolfsburg ed il poco minutaggio racimolato in stagione, piace a Pioli e alla dirigenza. Infine, tornerà da Lecce Lorenzo Colombo per cui il Milan potrebbe monetizzare da una cessione, prestare di nuovo o tenere come punta di riserva, ma tutto dipenderà dai nuovi innesti in attacco.

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