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Champions League: il Milan di Leao e Maignan conquista la semifinale

La squadra di Pioli esce ancora imbattuta dal Maradona e adesso aspetta in semifinale la vincente tra Inter e Benfica. In gol Giroud dopo una magia di Leao. Lo stesso francese e Kvara sbagliano un rigore per parte.

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MAIGNAN – Tocca il primo pallone al minuto 80’ ed è subito miracolo su calcio di rigore sventato a Kvara. L’aquila rossonera, il leggendario Magic Mike, ancora una volta si erge a protagonista indiscusso. FE-NO-ME-NO. Nel finale subisce incolpevole il gol di Osimhen ma la partita è ormai in ghiaccio. 9 

CALABRIA – Il georgiano rappresenta una sollecitazione continua per il capitano rossonero che prova ad arginarlo, anche se con difficoltà. Un paio di volte in avvio di ripresa Kvara lo salta in area e tenta la conclusione verso la porta rossonera senza però trovare la porta. Nel complesso una prestazione di sostanza e intensità. 7,5 

KJAER– È lui il leader emotivo di questa squadra, l’uomo dei discorsi nel capannello di inizio gara. Al quarto d’ora giganteggia al limite dell’area di rigore e anestetizza Kvara male intenzionato. Un intervento prezioso. Straordinario l’anticipo di testa su Osimhen al 62’ che cancella un’occasione importante per il Napoli. 8

TOMORI – Chiamato al compito più delicato di giornata: tenere a bada quella furia umana di Osimhen. Di testa lo anticipa con continuità e soprattutto mantiene alto il livello della concentrazione. Fino al minuto 79’ quando tenta una scivolata incomprensibile con conseguente fallo di mano e rigore per il Napoli che avrebbe potuto mettere a rischio la qualificazione. Per sua fortuna ci pensa Mike Maignan, al ritorno a Milano gli dovrà una cena. 6

HERNANDEZ – Preso di mira dai tifosi napoletani prima, durante e dopo la partita. Un recupero sghembo al 9’ regala una grande opportunità al Napoli. Si riscatta ampiamente con un grandissimo intervento in copertura su Politano lanciato nel vuoto. Rimedia un giallo alla fine del primo tempo per frenare una ripartenza azzurra. Nella ripresa salta a vuoto su Oliveira in due occasioni e il napoletano si divora due gol clamorosi. 6,5

TONALI – Innesca il pressing alto del Milan, quando possibile, e da una sua iniziativa arriva la seconda gigantesca palla gol per il Milan alla mezz’ora. Tenta un paio di lanci lunghi ma il mirino è da ricalibrare. Straordinario nel tenere compatta la squadra anche nei momenti di maggiore pressione napoletana. 7

KRUNIC – Pronti via e incassa un tunnel da Kvara, segnale inequivocabile di una serata di sofferenza. Anche il bosniaco però, dopo un inizio complicato prende le misure ai centrocampisti azzurri e alza un muro pressoché invalicabile davanti all’area di rigore milanista. 7,5

DIAZ – La guardia che i napoletani montano sullo spagnolo è di quelle eccezionali, forse per questo Brahim appare molto più timido rispetto alle due precedenti uscite contro il Napoli. Leao gli offre un pallone invitante alla fine del primo tempo ma l’ex Real non capitalizza. Esce al quarto d’ora della ripresa al termine di una prestazione non indimenticabile. 6
dal 58’ MESSIAS –
Prezioso nel far salire la squadra nel convulso finale, però è lui a montare la guardia su Osimhen nell’azione del pareggio napoletano al 93’. 5,5

BENNACER – Ingabbiato tra Lobotka, Zielinski e Dembelè, appare subito in difficoltà. È raro vedere un Bennacer incapace di reggere un tackle e tenere un pallone per far salire la squadra. Poi piano piano ritrova posizione e feeling con la palla e il Milan riesce a ripartire. 7

LEAO – Inizio sonnolento per Rafa che fatica a trovare ritmo e spazio, poi però è su di lui il fallo assassino di Mario Rui che offre al Milan il rigore dopo un quarto di match. Illumina letteralmente il Maradona con un’azione travolgente alla fine del primo tempo: parte dalla propria metà campo, si porta dietro almeno 5 giocatori del Napoli affannati al suo inseguimento e mette una palla in mezzo per Giroud che deve solo spedirla in fondo al sacco. Riparte all’alba della ripresa, facendo ammattire Di Lorenzo, ma stavolta il passaggio in area è per Brahim Diaz che non ne approfitta. Letteralmente incontenibile, i napoletani lo conoscono, sanno di cosa è capace, provano ad abbatterlo in tutti i modi, ma Leao se ne va. Sempre e comunque. 9
dal 83’ SAELEMAEKERS –
Entra a fare legna e riesce con un paio di percussioni a fare il suo. 6

GIROUD – L’uomo che non sbaglia mai stavolta toppa in malo modo: il rigore calciato da Oliviero al 21’ è troppo brutto per essere vero, Meret non si fa pregare e sventa la minaccia. Altrettanto grave l’errore al 27: il francese si gira e si trova solo davanti al portiere, ma anzichè angolare scaraventa il sinistro addosso al portiere che respinge di piede. Nel finale di primo tempo arretra e si rende utile nella propria area di rigore. Come premio arriva il cioccolatino di Leao che consente a Oly di scrollarsi la ruggine di dosso e segnare un gol fondamentale. Ancora una volta si è girato Giroud. 6
dal 68’ ORIGI – Le psssime prestazioni recenti non hanno scalfito la stima di Pioli per l’attaccante belga. L’ex Liverpool prova a ripagare la fiducia con un paio di colpi di testa a liberare la propria area di rigore. E già questo è tanto. Lì davanti non tiene una palla, ma non è una novità. 6

PIOLI – Ha rischiato di compromettere la corsa a un posto Champions solo per arrivare nelle migliori condizioni stasera. Un azzardo che ha pagato. La partita del Milan è un concentrato di sofferenza, applicazione e caparbietà. Il Napoli attacca subito a testa bassa ma i rossoneri tengono, fino a quando Rafa Leao decide che è arrivato il momento e  fa letteralmente a pezzettini la difesa avversaria. Prima causa il rigore sbagliato da Giroud, poi innesca un’altra clamorosa palla gol fallita dal francese, e alla fine impacchetta per il francese il meritatissimo gol del vantaggio. Nella ripresa il Milan arretra il baricentro ma non rischia quasi nulla, fino alla leggerezza di Tomori che regala il rigore al Napoli (sventato da Maignan) e alla dormita di Messias nei secondi finali che provoca il pareggio azzurro. Malgrado le critiche feroci subite da una parte della tifoseria rossonera, Pioli incarta ancora la partita a Spalletti e porta il Milan in semifinale di Champions. Pioli in on fire. 8

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