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Analisi

E’ un super Milan, perché sognare non è impossibile

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Certi treni quando passano bisogna prenderli perché non è detto che passino nuovamente“. Parole e musica di Paolo Maldini nel pre partita di Napoli-Milan, la gara che ha portato i rossoneri in semifinale di Coppa dei Campioni dopo 16 anni. La squadra di Pioli sembra aver ascoltato il saggio consiglio dell’ex capitano e si è presa una qualificazione che il giorno dei sorteggi sembrava irraggiungibile, tanto che a Napoli più di un tifoso (con tanto di video ormai celebri) aveva iniziato a pregustare una strada spianata verso una finale che, al contrario, dalle parti di Fuorigrotta non vederanno mai.

Perfezione

Il Milan al San Paolo ha giocato una partita eccezionale, ha sofferto, si è difeso, ha ribattuto colpo su colpo agli attacchi del Napoli, ha perfino fallito un calcio di rigore, ma alla fine si è qualificato con merito, sfruttando una delle poche ripartenze concesse dai partenopei, grazie anche ad un Leao straripante e a un Giroud che dell’errore dal dischetto di qualche minuto prima se n’è allegramente infischiato. Kjaer, Calabria, Krunic, Theo Hernandez per non citare Maignan, non esistono calciatori milanisti disattenti in coppa. Fossero sempre così anche in campionato….

Sogni

Ed ora la semifinale, due partite prima di una finale che al Milan manca dal 2007, un altro Milan, un’altra epoca e adesso un’altra storia gloriosa da provare a scrivere. Forse in pochi ci credevano, forse in pochi reputano la formazione di Pioli in grado di alzare quella coppa al cielo di Istanbul il prossimo 10 giugno, eppure nulla è impossibile perché quando due squadre arrivano in finale quei 90 minuti possono smentire pronostici e favori, come lo stesso Milan ha dovuto suo malgrado constatare nel 2005 proprio ad Istanbul quando da super favorita cedette clamorosamente al Liverpool. Il calcio toglie, il calcio restituisce. Forse.

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