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Onnipotenza Leao: Rafa la vince da solo. Male un rossonero…

Prova scialba dei rossoneri, ma dopo aver appena conquistato la finale di Champions ci sta. Super Leao, bravo Bennacer, ancora maluccio Rebic.

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MAIGNAN – Si rende utile solo con qualche lancio, per il resto ringrazia il palo alla sua destra che gli consente di mantenere la porta inviolata anche contro il Lecce. 6 

KALULU – Lascia libero Banda di divorarsi un gol clamoroso a metà primo tempo, a parziale giustificazione la sorpresa per il buco clamoroso di Krunic in mezzo all’area. Subito dopo scivola e si lascia ancora superare dall’attaccante leccese, prima della mezz’ora si fa perfino bruciare in velocità. Quando cala Banda, Pierino ritrova un pizzico di fiducia, ma il francese non sembra attraversare il suo momento migliore. 5

THIAW – Si immola al 26’ e abbatte Banda lanciato a rete dopo aver superato in volata Kalulu. Anticipa bene Ceesay un paio di volte, quindi Pioli a inizio ripresa lo richiama in panchina perchè ammonito. 6
dal 58’ KJAER
– L’altro vichingo Hjulmand lo anticipa di testa nel finale. È l’unica volta che il danese paga dazio. 6

TOMORI – Mantiene alta la concentrazione e interrompe ogni possibile iniziativa leccese. Poi nel finale, complice forse il doppio vantaggio, anche lui abbassa la guardia e commette un paio di ingenuità, per fortuna senza pagare dazio. 6

HERNANDEZ – Abbattuto in area di rigore da Baschirotto al quarto d’ora, ma l’arbitro è richiamato dal Var e cancella il rigore assegnato in precedenza. Tenta un paio di sgroppate delle sue, ma non è certo il Theo de luxe visto tante volte a San Siro. 6

TONALI – Anche Sandro, come tutta la squadra, sembra zavorrato dalla stanchezza fisica e mentale accumulata nelle ultime settimane. Poi però su azione da calcio d’angolo, scodella un destro morbido che finisce sulla testa di Leao per il vantaggio rossonero. 6,5
dal 58’ BENNACER
– Entra e mette subito il suo fosforo a disposizione della manovra rossonera. Al 62’ ruba palla e innesca una ripartenza pericolosa, sventata all’ultimo dalla difesa leccese. Fondamentale anche in fase difensiva, per conferma riguardare il doppio salvataggio al 65’. 7

KRUNIC – Al 20’ si rende protagonista di un liscio incomprensibile in piena area di rigore che lascia Banda libero di colpire un palo clamoroso e mezzo metro dalla porta. Una leggerezza molto grave a cui il bosniaco reagisce con una prestazione vigorosa, ma non priva di errori e imprecisioni. 6

MESSIAS – Tenta un paio di scorribande ma senza mai trovare lo spiraglio giusto. In pieno recupero di primo tempo però si guadagna la pagnotta salvando di testa sulla linea un’inzuccata perentoria di Baschirotto. 6
dal 58’ SAELEMAEKERS
– Anche il belga, come Bennacer, entra con lo spirito giusto, combattivo e attento. 6,5

DIAZ – Si accende per la prima volta al 38’ (alla buon’ora.) e crea una pericolosa occasione per Theo. Al 55’ ruba palla e parte verso la porta avversaria: tra le tante opzioni, sceglie di fare tutto da solo con un dribbling centrale che però Baschirotto legge bene. Al 68’ ha una buona opportunità sul sinistro, ma conclude debolmente e centrale. Esce al 78’ al termine di una prestazione non indimenticabile. 6
dal 78’ DE KETELAERE – s.v.

LEAO – Ha una buona occasione dopo un rimpallo in area di rigore, ma il controllo non è all’altezza della sua classe infinita. Nel finale di primo tempo scambia bene con Rebic e viene strattonato in maniera evidente: l’arbitro Chiffi fa finta di non vedere. Sul prosieguo dell’azione, indispettito per il mancato fischio, Rafa si sfoga e incorna in maniera prepotente in fondo al sacco. E se adesso inizia a far gol anche di testa, signore e signori nessun traguardo può essergli negato. Tenta il golazo al 72’ ma il tocco di fino non ha la misura giusta e la palla sorvola la traversa. E allora ci riprova dopo appena due minuti: parte dalla metà campo, si trascina dietro l’intera difesa leccese e con un sinistro delicato spedisce la palla a baciare voluttuosamente il palo alla sinistra di Falcone per poi finire in fondo al sacco. Onnipotenza calcistica. 9
dal 78’ ORIGI – s.v.

REBIC – Non impeccabile in un paio di controlli nei pressi dell’area di rigore avversaria. I compagni lo cercano poco e quando accade il croato non è preciso. Al 68’ ha un’intuizione giusta, libera Diaz in area ma lo spagnolo non concretizza. Replica al 70’, stavolta servendo Leao, ma lo scavetto di Rafa vola alto. Nel finale prova a dialogare con il trio belga subentrato nella ripresa, ma non succede nulla di buono. 5

PIOLI – Il Milan torna al successo ma solo grazie al suo giocatore più forte, Rafa Leao. Per il resto i rossoneri giocano una partita scialba, tipica di chi ha appena conquistato la semifinale di Champions League e ha le pile scariche. Comprensibile, l’importante è presentarsi sabato a Roma con la testa giusta per quello che si annuncia come uno scontro decisivo per la corsa al quarto posto. 6

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