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Milan: Leao va ko ma i rossoneri schiantano la Lazio. Superlativi tre rossoneri

La squadra di Pioli domina il match in lungo e in largo. Si fa male Leao, ma le ottime prestazioni di Bennacer, Theo Hernandez e Saelemaekers regalano i tre punti al Milan.

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MAIGNAN – Esce con i guantoni immacolati, a conferma della grande partita giocata dai suoi compagni di squadra. s.v. 

CALABRIA – Zaccagni è un avversario complicato, ma per uno che ha fermato Kvara tre volte di seguito in un mese dovrebbe essere una pratica gestibile. Invece al 22’ il laziale lo salta di netto e confeziona un cross radente in mezzo, per fortuna senza conseguenze. Davide non è nemmeno eccessivamente preciso negli appoggi. Nel finale di primo tempo rifila un calcione a Zaccagni e Rapuano gli sventola un giallo sotto il naso. Inevitabile l’uscita a fine primo tempo. 5,5
dal 46’ KALULU –
Diligente, soprattutto nella gestione di alcuni palloni incandescenti in fase di ripartenza. 6,5

KJAER – Con lui in campo il Milan ha ben altra solidità e l’autorevolezza con cui governa la propria area di rigore ne spiega il perchè. Dopo il raddoppio milanista Immobile va via tutto solo verso la porta di Maignan, ma c’è sempre il vichingo rossonero a presidiare l’area. Esce alla fine del primo tempo per preservarlo in vista del derby di mercoledì. 7
dal 46’ THIAW –
Visto che nella propria area di rigore non ha molto da fare, si spinge in quella laziale e sfiora il gol al 64’ con una zuccata da calcio d’angolo che sibila sopra la traversa. Sicuro anche quando la Lazio prova a spingere, anticipa Immobile più di una volta con autorevolezza e precisione. Becca un giallo nel finale che gli vale la squalifica e la possibilità di giocare la prossima partita contro lo Spezia. 6,5

TOMORI – Perde palla in uscita e quasi consegna alla Lazio il pallone giusto per pareggiare, per fortuna ci mette una pezza Maignan. Lo scampato pericolo contribuisce ad alzare la soglia dell’attenzione e Fik non sbaglia più. Decisivo in pieno recupero su Cancellieri. 7

HERNANDEZ – Uscito Leao, Theo si assume maggiori responsabilità e inizia a spingere. Al 16’ scende, crossa un bel pallone per Giroud che conclude alto. Alla mezz’ora Maignan gli offre la palla in disimpegno, il francese si mette in modalità “Atalanta”, attraversa tutto il campo e telecomanda un pallone in fondo al sacco, scavalcando Provedel e facendo esplodere San Siro. In pieno recupero di primo tempo, su azione da calcio d’angolo, ha sul mancino un pallone invitante che Theo indirizza verso il palo opposto, ma Casale ci mette una pezza. È proprio il centrale laziale che al 61’ becca un giallo per fermare – con le cattive – un irresistibile Hernandez che lo salta in velocità. 8,5
dal 77’ BALLO-TOURÈ – s.v.

TONALI – Al termine di una bella manovra a tinte rossonere, un comodo pallone viene accomodato sui piedi di Tonali in area avversaria, ma il controllo di Sandrino è approssimativo e l’occasione sfuma. È lui però il cuor di leone del Milan: pressa, ruba, cuce, imposta, lavora per quattro in mezzo al campo. Alla fine è stremato e nel finale si lascia scivolare Pellegrini alle spalle che conclude in maniera pericolosa sull’esterno della rete. 7,5

KRUNIC – È Rade l’uomo chiamato a seguire lo spauracchio Milimkovic-Savic anche nelle sue pericolose incursioni offensive. Risultato: serbo cancellato dal match e il bosniaco uno dei migliori in campo. Come spesso accade. 7

MESSIAS – Perde un pallone nella propria tre quarti per eccesso di confidenza facendo arrabbiare San Siro. Nel primo tempo è impalpabile in avanti, dietro invece fa confusione, sbagliando appoggi e controlli di palla non esattamente da brasiliano. In apertura di ripresa fa la giocata più bella della sua partita: si porta a spasso mezza difesa laziale, arriva sul fondo e mette un pallone in mezzo che nessuno sfrutta. Al 55’ gli piove un pallone invitante in area, purtroppo però sul destro, e Junior lo sparacchia in curva. È decisamente più attivo nella ripresa, ma le sue assistenze non sempre sono protette dalla musa dalla precisione. 6

BENNACER – Si costruisce praticamente da solo il gol del vantaggio rossonero: ruba palla a Marco Antonio, riceve il passaggio a rimorchio di Saelemaekers e scaraventa di sinistro in rete. Una meraviglia la giocata di Ismail alla fine del primo tempo: controllo ripetuto del pallone, quindi cambio di gioco millimetrico e pescare Saelemaekers pronto alla battuta a rete. All’alba della ripresa riprova la conclusione a rete, ma stavolta il suo mancino sfila di poco fuori. La sua è una partita sontuosa, presente in ogni angolo del campo con consueta classe, ma anche attenzione e cattiveria agonostica. 8,5

LEAO – Pioli lo vuole al centro del gioco, Rafa accetta di buon grado il compito e già al 7’ si invola verso la porta avversaria, ma Provedel lo anticipa al momento di concludere a rete. Nella circostanza sente tirare l’inguine facendo precipitare l’universo rossonero nello sconforto: la sua partita finisce dopo 10 minuti. s.v.
dal 10’ SAELEMAEKERS –
Avrebbe preferito entrare in campo in una situazione diversa. Alexis però ha l’atteggiamento giusto: al 24’ ruba palla a metà campo, riparte e viene abbattuto da Marusic che rimedia un giallo inevitabile. C’è in tutte le ripartenze rossonere, inesauribile, efficace, deciso, intraprendente. Sembra essere tornato quello dei bei tempi. 7,5

GIROUD – Duella aspramente con Casale e Romagnoli e costringe l’ex capitano rossonero al giallo. Al 16’ ha sul sinistro una palla invitante per sbloccare il risultato, ma il tiro è impreciso. Subito dopo è sua l’assistenza per Bennacer che timbra il gol del vantaggio milanista. Non è sempre preciso e la manovra rossonera spesso si inceppa proprio dalle sua parti. 6
dal 68’ REBIC –
Il piglio è quello giusto, si impegna, pressa e si propone in avanti: al minuto 84’ segna anche un bel gol in contropiede ma è in leggero fuorigioco e l’arbitro annulla tutto. 6

PIOLI – Dopo aver rischiato di mettere a repentaglio un posto in Champions per la prossima stagione con un turnover scriteriato, Pioli torna alla ragione schierando contro la Lazio i migliori rossoneri a disposizione. A inizio di match si fa male Leao, potrebbe essere il colpo del KO e invece in quel momento la squadra si ricompatta e domina in lungo e in largo la partita, presentando agli occhi del mondo la versione migliore del Milan che ha abbattuto il Napoli recentemente sia in campionato che in Champions. Resta solo l’inspiegabile interrogativo degli assurdi black out registrati in stagione che adesso complicano terribilmente la corsa a uno dei primi quattro posti. 7

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