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Il Milan si squaglia contro lo Spezia. L’unico a meritare la sufficienza entra dalla panchina

Rossoneri inguardabili e meritevoli di una sconfitta che potrebbe condannarli a restare fuori dalla Champions. Ora tocca sperare nei risultati altri.

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MAIGNAN – Lo Spezia non lo costringe a parate miracolose, ma lo sollecita di frequente: Mike risponde presente. Decisivo su Gyasi al 73’ con un’uscita quasi da difensore centrale. Non particolarmente reattivo in occasione dei due gol dello Spezia. E se crolla pure Maignan, per il Milan è davvero finita. 5,5 

KALULU – Uno dei casi più lampanti di quello che può significare un crollo emotivo post-successo. Kalulu in questa stagione è stato uno dei più deludenti e anche in Liguria inizia il match con un liscio in area dopo 10 minuti che per fortuna non produce conseguenze. Suo il fallo da cui nasce la punizione del raddoppio firmata da Esposito. 4,5

KJAER – lascia fare il grosso del lavoro a Tomori, quando però a inizio ripresa Nzola punta lui, il danese si fa trovare impreparato. Ancora distratto in occasione del gol bianconero e inguardabile in alcuni lanci lunghi. Decisamente una prestazione non all’altezza per Kjaer. 4,5

TOMORI – Un paio di anticipi sostanziosi su Nzola in avvio fanno subito pensare a un Tomori con la testa giusta nel match. Lo conferma al 28’ quando in scivolata disperata salva su Reca che colpisce quasi a botta sicura. Anche lui coinvolto nel secondo tempo shock del Milan. 5,5
dal 83’ CALABRIA – s.v.

HERNANDEZ – Quanto meno oggi l’intraprendenza è quella richiesta: gioca quasi sempre nella metà campo avversaria e mette anche qualche pallone interessante in mezzo. Al 23’ scaraventa un sinistro violento che il portiere avversario devia sopra la traversa. In fase difensiva però è in versione distratta e infatti al 27’ si perde Amian che ha sulla testa un ottimo pallone per sbloccare il match. 5,5
dal 63’ BALLO-TOURÈ – Ultima mezz’ora per il senegalese, solo per risparmiare Theo in vista del derby. In tempo per farci ammirare una bella dormita che consente il gol del vantaggio allo Spezia. 4,5

TONALI – Prova a dare una svolta all’inizio sonnolento della squadra con un’azione personale dopo 7 minuti che si conclude con un destro preciso che si stampa sul palo. Poi, complice anche la stanchezza da superlavoro, anche Sandrino mostra la propria vulnerabilità e anche qualche errore tecnico non da lui. Interessante la ripartenza al 56’ e l’assist per Brahim Diaz che sciupa, ma decisamente prestazione non da Tonali. 5,5

POBEGA – Pioli gli concede un’occasione importante, Tommy però mostra alcuni limiti tecnici che purtroppo inceppano spesso e volentieri la manovra rossonera. Tenta la conclusione dal limite al 36’ e il tiro crea più di qualche grattacapo a Dragowski. Ci riprova di testa al 59’ con un’inzuccata su azione di calcio d’angolo che però vola alta. In mezzo tanta confusione e poca efficacia. 4,5

SAELEMAEKERS – Dopo una mischia in area ha sul destro un pallone interessante al 20’ ma ne viene fuori un tiraccio sbilenco che per poco non diventa un assist per Kjaer. 5
dal 63’ DE KETELAERE – Entra e perde subito una palla in uscita regalando una palla gol allo Spezia. Perfettamente in linea con quanto vista di recente a Roma contro i giallorossi. Poi solo passaggi indietro e inconsistenza, un altro dei misteri insondabili di Milanello. 4

DIAZ – Da lui, in assenza di Leao, ci si attende tanto, ma lo spagnolo fatica a entrare in partita. Dopo un primo tempo impalpabile, a inizio ripresa Doveri lo ammonisce per simulazione in area, da quel momento Brahim si scuote e inizia a rendersi pericoloso. Al 56’ però spreca un ottimo suggerimento di Tonali con una conclusione inadeguata. Proprio nel suo momento migliore, Pioli lo chiama in panchina: c’è la Champions che incombe. 5,5
dal 70’ ADLI –
Si rivede l’oggetto misterioso del Milan. Senza fare nulla di speciale, almeno prova ad accendere i suoi compagni con qualche iniziativa forse pretenziosa, ma almeno vivace. Al 90’ si produce in uno slalom in area avversaria ma finisce per schiantarsi contro la difesa avversaria. 6

ORIGI – La flemma con cui gioca il belga mentre Pioli gli urla “Veloce, Divock, veloce…” è una delle immagini chiave di questa partita. L’impegno ce lo mette, per carità, ma è lento, macchinoso e i difensori avversari hanno vita facile contro di lui. 4,5

REBIC – Non ha i movimenti del centravanti classico, ma i suoi compagni lo servono con cross alti che sarebbero perfetti per Giroud, molto meno per lui. Quando la manovra nasce palla a terra Rebic diventa più utile, come nell’azione al 23’ che si conclude con la sassata di Hernandez. Il croato però è uno dei misteri insondabili di questo Milan: che fine abbia fatto il brillante attaccante visto in rossonero i primi due anni resta un mistero. 4
dal 70’ GIROUD – Si fa notare solo per uno schiaffo plateale a un avversario che gli vale anche un check per possibile cartellino rosso. 5

PIOLI – La partita è complicata, per ragioni di classifica e complicazioni psicofisiche di vario livello, ma il fatto che tre rossoneri, al limite dell’are avversaria, finiscano per contrastarsi tra di loro non è una bella didascalia alla foto del Milan di oggi. Ed è solo l’inizio perchè la squadra è lunga e slegata. Almeno però nel primo tempo regge botta, nella ripresa invece crolla letteralmente sotto i colpi dello Spezia che vince meritatamente. Per il tecnico rossonero un pomeriggio, non da dimenticare, ma da ricordare bene per tenere a mente tutto quello che non si deve fare nel preparare una partita così importante. 3

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