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Analisi

Tecnica, tattica e costi: perché Pioli rivuole Milinkovic-Savic con sé

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Archiviato un campionato più difficile del previsto e raggiunto in ogni caso il quarto posto, il Milan pensa già alla prossima stagione, a partire dalla campagna acquisti estiva che dovrà rinforzare un organico apparso quest’anno indebolito rispetto all’annata che circa 365 giorni fa aveva condotto i rossoneri allo scudetto. Una delle maggiori pecche riscontrate dalla formazione milanista è stata l’assenza di un centrocampista di forza fisica, adattabile sia come mediano che come trequartista, ovvero ciò che fino a maggio 2022 era stato Franck Kessie, mai realmente sostituito.

Opportunità

Il nome da sogno di tutti i milanisti e di Stefano Pioli è quello di Sergej Milinkovic-Savic, ormai palesemente in partenza dalla Lazio dopo 7 stagioni a Roma. Quello del serbo è un profilo meno irraggiungibile rispetto a qualche anno fa, soprattutto perché oggi il calciatore e la Lazio si separeranno senza rancori e discussioni, nonché perché la scadenza del suo contratto è il 30 giugno 2024 e i biancocelesti, per non perderlo a parametro zero, sono pronti a lasciarlo partire per una cifra alla portata anche di un Milan spesso costretto a fare i conti col bilancio.

Svolta

Per i rossoneri, del resto, il salto di qualità sarebbe assoluto: Milinkovic garantisce forza fisica, qualità tecnica, senso tattico, gol e assist, può giocare in tutti i ruoli del centrocampo e può dare il meglio di sé nel 4-2-3-1 di Pioli che, oltretutto, lo svezzò nel 2015 al suo arrivo in Italia quando il tecnico emiliano allenava proprio la Lazio. I costi, come detto, non sono proibitivi (25-30 milioni circa) ed il Milan potrebbe investire sul serbo che sarebbe un colpaccio clamoroso sul mercato. L’età (28 anni) non è forse quella richiesta dalla proprietà ma, come sempre, ogni regola può avere la sua eccezione.

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