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Analisi

Come esce il Milan dal calciomercato invernale

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MILANO – Il Milan torna dalla sessione invernale del calciomercato con qualche rinforzo, alcuni interrogativi e la certezza di voler combattere fino alla fine della stagione per riconquistare un posto in Europa e far di tutto per arrivare in fondo alla Coppa Italia, altro viatico (più rapido) per giocare il prossimo anno una competizione continentale dopo due annate all’asciutto. Ma come esce il club rossonero dalla campagna acquisti di gennaio, rinforzato, indebolito o col valore della rosa pressoché inalterato?

Leader

E’ tornato Zlatan Ibrahimovic e già questo è il dato più gratificante per un Milan alla ricerca di carisma, personalità, classe, esperienza ed anche peso in zona gol, qualità che nell’organico di inizio stagione latitavano e che grazie allo svedese sono tornate a popolare uno spogliatoio troppo giovane per ambire a traguardi ambiziosi. Il fuoriclasse scandinavo ha già preso per mano la squadra ed è il leader, il punto di riferimento del gruppo, migliorando grazie ai suoi consigli, qualche compagno più giovane e timido, come Leao e Bennacer che si sono presi la titolarità dopo mesi a guardare gli altri dalla panchina. A farne le spese Piatek, finito all’Hertha Berlino e fatto fuori un anno dopo esser stato considerato il salvatore della patria. Buono anche l’impatto di Simon Kjaer, già in lotta con Musacchio per l’incarico di compagno di Romagnoli al centro della difesa.

Speranze

E’ partito Reina, sostituito numericamente dal bosniaco-canadese Begovic, in un ruolo già coperto dai fratelli Donnarumma, primo e secondo portiere. Pioli e la dirigenza, poi, hanno bloccato la cessione in prestito del giovane difensore Matteo Gabbia, considerato un prospetto più che valido da far crescere all’ombra dei titolari, ritenuto dal tecnico milanista un ragazzo serio, bravo, attento e su cui investire per il futuro; meglio lasciarlo a Milanello a godersi l’allenamento coi compagni e a respirare l’aria di un club blasonato piuttosto che fare esperienza altrove, segno evidente che Gabbia piace e piace tanto, al punto da preferire la sua permanenza a quella di Mattia Caldara, rispedito all’Atalanta dopo un anno e mezzo di infermeria e poco altro. Colpo per il futuro è anche quello del belga Saelemaekers, giovane talento proveniente dall’Anderlecht e di cui gli esperti dicono un gran bene.

Affari chiusi e saltati

Quanto sarà per il centrocampista fiammingo lo scotto da pagare in un paese nuovo ed in un campionato ricco di insidie come quello italiano lo potrà dire solo il tempo, di certo, visto l’ultimo Suso, la partenza di Borini ed il cambio di modulo, Saelemaekers può rappresentare una scommessa giusta per una società che vuol essere in prima fila nella valorizzazione dei giovani. Saltato l’americano Robinson del Wigan (serie B inglese), è rientrato alla base Laxalt dal poco felice prestito al Torino dove ha giocato poco e male; ecco, partito Rodriguez e considerati Calabria e Conti a destra, escluso Theo Hernandez, quello del terzino continua ad essere il ruolo meno efficace di un Milan pronto a ripartire dopo i mesi di letargo. Va detto, infine, che con questa sessione di calciomercato i rossoneri hanno di fatto sconfessato l’intera campagna acquisti cinese del 2017, ennesima dimostrazione che nel calcio non conta tanto spendere molto, quanto spendere bene.

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