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Milan, così la Champions è un miraggio: molto male quattro rossoneri

Dopo un primo tempo chiuso in vantaggio, i rossoneri si fanno rimontare e non riescono più a trovare la via del gol. Pessima prestazione del blocco difensivo, di Leao e dei nuovi entrati.

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MAIGNAN – Con le mani, con i piedi, Thiaw Thiaw. Il portierone rossonero salva il Milan alla fine del primo tempo dopo una sciocchezza allucinante del giovane compagno tedesco. A inizio ripresa incassa il gol per una dormita collettiva dei suoi. 7 

KALULU – Il meno peggio del trio di difesa, ma di pochissimo. E anche lui non esente da colpe ogni volta che la Salernitana mette il naso davanti. 4,5

THIAW – Non ha granchè da fare e infatti si spinge anche in avanti. Nel finale di primo tempo però commette una stupidaggine colossale e manda in porta Dia. Sarebbe stato gol fatto se Maignan non avesse impacchettato il consueto miracolo di giornata. Gravemente colpevole anche nell’azione del pareggio della Salernitana. Ah, quel turno di riposo come ci sarebbe stato bene… 4 

TOMORI – Qualcuno dovrebbe spiegarci le clamorose amnesie di Fik, ma uno bravo però. Incomprensibile l’atteggiamento in occasione del pareggio granata. Isterico al limite della crisi di nervi nel finale, tanto da rimediare un giallo evitabilissimo. 4

SAELEMAEKERS – La prima bella iniziativa del Milan arriva dopo 4 minuti ed è firmata dal belga biondo. Drammaticamente ingenuo, per non dire sciocco, quando abbatte Candreva al limite dell’area, mentre l’attaccante granata si stava allontanando. Pioli non è soddisfatto della sua prestazione e glielo ricorda a più riprese, fino a quando non lo sostituisce. 4,5
dal 77’ FLORENZI – Suo un bel cross per la testa di De Ketelaere che non capitalizza. Poi solo tanta confusione. 5

KRUNIC – Dopo diverse partite giocate accanto a Tonali, l’alchimia con Bennacer è tutta da costruire. Il bosniaco gioca la consueta partita di sostanza, ma senza un’adeguata precisione nè attenzione, specialmente in fase propositiva. 5

BENNACER – Ogni azione del Milan passa per i suoi piedi, anche se non sempre la palla esce pulita e precisa dal suo sinistro. Al 33’ rischia addirittura di mandare in gol la Salernitana con un retro passaggio sbagliato. Si riscatta pennellando il calcio d’angolo che Giroud incorna in rete per il vantaggio milanista. A inizio ripresa parte con il turbo inserito, si porta a spasso l’intera difesa granata e mette un cross radente in area che Leao non trasforma. Protagonista anche dell’azione da rigore che La Penna prima concede al Milan, poi cancella. 6,5
dal 85’ TONALI – s.v.

HERNANDEZ – Timido, oltre ogni ragione. E vista la conclusione indecorosa che riesce a partorire nel finale di primo tempo si capisce anche il perchè. È sua la palla più nitida per il secondo vantaggio milanista, ma poco, troppo poco per meritare la sufficienza. 5

BRAHIM DIAZ – Entra in campo fresco di pisolino, forse non ancora concluso, perchè in avvio gioca a 2 all’ora perdendo una serie di palloni sciocchi. Poi si desta all’improvviso, scivola in mezzo a tre avversari che al limite dell’area lo abbattono. Solo un lampo, perchè poi lo spagnolo svanisce di nuovo. Impalpabile. 4,5
dal 61’ DE KETELAERE – Non ne combina una giusta in avanti, con l’aggravante che al minuto 81’ rischia anche di mandare in porta un avversario con un retro passaggio suicida. 4,5

LEAO – Si fa scippare un pallone a centrocampo dopo pochi secondi di gioco, quindi subito a ruota si fa saltare come un birillo da Mazzocchi e sciupa un paio di ripartenze per approssimazione ed egoismo. Tutto nei primi dieci minuti. A metà del primo tempo dà segni di vita, gestisce bene un pallone vagante in area di rigore e lo scaraventa in porta di sinistro, mancando clamorosamente il bersaglio. È spesso goffo nella gestione cervellotica e incomprensibile di alcune possibili azioni offensive rossonere, provocando in qualche caso anche i fischi di San Siro. Sempre più convinto che chi pretende un rinnovo a 7,5 miloni l’anno, più incentivi vari alla firma, più bonus, più indennizzi da pagare alla vecchia squadra, annessi e connessi, dovrebbe garantire ben altro rendimento. 4
dal 61’ ORIGI – Sostituire un pessimo Leao con un inutile Origi è un esercizio di stile difficilmente comprensibile. Ma se da Leao ci si può aspettare un colpo di scena, dall’ex Liverpool purtroppo no. E quel gol divorato a 10 cm dalla linea di porta è lì a testimoniarlo. Non contento, al minuto 83’ rischia anche l’autogol liberando male su azione da calcio d’angolo. 4

GIROUD – Inizio stranamente fuori contesto: lento, macchinoso, prevedibile. Poi alla mezz’ora sfodera quella sforbiciata da copertina che svernicia la traversa. Con gran gioia del sindaco Sala, perchè se fosse entrato quel pallone sarebbe venuto giù San Siro. Alla fine del primo tempo però arriva anche il meritato gol di testa su azione da calcio d’angolo. Esce a inizio ripresa. 7
dal 61’ IBRAHIMOVIC – Ci prova con tutta la tenacia che lo contraddistingue, ma la sensazione che dà ormai è quella di arrivare secondo sulla palla. E anche quando ha lo spiraglio per tentare la conclusione, la potenza dei bei tempi sembra svanita. 5

PIOLI – Davanti a 72.000 tifosi entusiasti, il Milan scende in campo con il piede sbagliato. L’inizio è complicato e i rossoneri concedono due clamorose palle gol alla Salernitana solo nella prima frazione di gioco. Poi proprio al 45’ arriva il gol rossonero con Giroud che in teoria dovrebbe apparecchiare la partita ideale per il Milan. Invece al 61’ Dia castiga la difesa ballerina di Pioli. Nel finale rivoluziona il reparto offensivo, ma i nuovi entrati fanno quasi tutti peggio dei loro compagni. Alla fine ne esce fuori un pareggio mortificante per le ambizioni milaniste. Di questo passo la Champions diventa un miraggio. 5

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